C’è il via libera per la stipula di un contratto di contratto di permuta tra il comune di Arzachena e la parrocchia di Santa Maria della Neve per l’acquisizione dell’immobile che ospita la scuola dell’infanzia San Vincenzo di proprietà della Curia di Tempio Pausania.
«L’accordo di comodato d’uso gratuito ed il passaggio alla gestione pubblica della scuola San Vincenzo avvenuti un anno fa hanno segnato un passo decisivo per garantire un livello di formazione omogeneo a tutti i bambini di Arzachena e un concreto risparmio per le famiglie in termini di costi di frequenza – ha dichiarato il sindaco, Roberto Ragnedda -. Oggi, il Comune è deciso ad andare oltre e acquisire l’immobile vista la valenza storica e identitaria che l’istituto rappresenta per gli arzachenesi fin dal 1956. La struttura è strategica e, a seguito delle perizie condotte da più parti, siamo arrivati a un accordo che può essere siglato entro l’anno in corso, consentendo un immediato investimento dell’avanzo di amministrazione. La sede potrà essere così valorizzata e riqualificata secondo gli standard seguiti per tutti gli altri istituti a garanzia dell’incolumità degli alunni. Di contro, la cessione in permuta della ex canonica resta condizionato sino al 31 maggio 2022 e lascia all’amministrazione una porta aperta per un’eventuale futura acquisizione anche della sede che oggi ospita alcuni uffici comunali in piazza.»
«Con reciproca soddisfazione, la Parrocchia e il Comune hanno formalmente concluso il primo importante passaggio relativo al trasferimento dei beni a vantaggio dell’intera comunità – ha aggiunto Don Mauro Moretti, parroco di Arzachena -. Così, i bambini che da sempre hanno conosciuto la storica Scuola San Vincenzo possono continuare ad usufruirne seppur ormai gestita dallo Stato e dal Comune. Soluzione resasi necessaria viste le numerose difficoltà a cui le scuole paritarie sono oggi assoggettate. Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito e permesso il raggiungimento di questo obiettivo, in particolare il Sindaco e tutta l’Amministrazione comunale.»
Antonio Caria