«Fino a poche settimane fa l’Aspal era uno dei pochi enti regionali non commissariati. L’esecutivo regionale è riuscito nella non encomiabile impresa di commissariare anche questa agenzia.»
Lo hanno scritto i Progressisti in un’interrogazione depositata in Consiglio regionale.
««La Giunta risolva una volta per tutte i propri problemi interni, che impediscono da un anno e mezzo di assegnare un ruolo dirigenziale secondo le leggi votate dal Consiglio regionale e di concludere con tempistiche regolari le nomine. Si impegnino a individuare entro le prossime ore il direttore generale, scegliendo il miglior profilo possibile dall’elenco che hanno stabilito, con grande ritardo, solo qualche giorno fa.»
«Sulla nomina del commissario Aspal – spiega il primo firmatario Gianfranco Satta – abbiamo assistito alle solite procedure confuse, portate avanti in difformità rispetto alla legge vigente. Le procedure di nomina del direttore dell’Aspal prevedono l’espletamento di una selezione ad evidenza pubblica. Per quale ragione abbiano finora deciso di non dar corso alle procedure previste dalla legge per la nomina di un nuovo direttore generale e se siano consapevoli, qualora fosse appurata l’illegittimità della nomina del commissario straordinario Aspal, delle possibili conseguenze sugli atti di organizzazione e spesa adottati dallo stesso e sul possibile contenzioso che potrebbe originarsi.»
«La procedura prevista, tra l’altro, è stata già attuata nel corso dell’attuale legislatura – concludono i Progressisti -: dal luglio 2019 si è andati avanti di proroga in proroga, ogni volta con una scusa diversa, rendendo di fatto precario il ruolo del massimo dirigente del più importante ente regionale in materia di lavoro.»