Lo scrive, in una nota, Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale.
«Vogliamo sapere cosa succederà del Centro Donne e del Centro Regionale Sclerosi Multipla che per anni hanno garantito elevata assistenza in quei locali a migliaia di pazienti – aggiunge Francesco Agus -. È chiaro come l’emergenza Covid abbia stravolto la sanità in Sardegna, ma è importante pensare contemporaneamente a garantire continuità alla cura dei pazienti e al futuro dei servizi a loro disposizione.»
I Progressisti lo chiedono in un’interrogazione all’assessore della Sanità: «Ricordiamo a tutti che il Centro Regionale Sclerosi Multipla è il punto di riferimento per l’assistenza di oltre cinquemila pazienti», dice Agus, «e che al Binaghi sono effettuate oltre 6.000 prestazioni all’anno, assicurando anche la continuità assistenziale e terapeutica. Il Centro Donne è punto di riferimento nel campo della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori femminili: la struttura, con dieci ambulatori, ha consentito di visitare ogni giorno 250 donne con esami ginecologici, ecografici, citodiagnostici, mammografici Due centri di eccellenza, oggi trasferiti verso altri ospedali, del cui futuro non si sa nulla».
«Invece – aggiungono i Progressisti -, è importante sapere già ora «se il trasferimento dei servizi sanitari erogati dall’ospedale Binaghi vorrà essere confermato anche dopo la conclusione della crisi pandemica o se si stia già lavorando per disporre il ritorno dei due centri nella struttura in cui hanno lavorato per anni».