«L’Amministrazione non ha alcuna intenzione di lasciare perdere finanziamenti per la riqualificazione dei beni immobili del proprio patrimonio. Alla Regione Sardegna sono state fatte richieste specifiche per utilizzare altrove il finanziamento del progetto della “Casa delle Arti” per destinarlo alle emergenze del patrimonio immobiliare pubblico ereditato in condizioni di estremo degrado.»
Non tarda ad arrivare la risposta dell’amministrazione comunale di Alghero ai consiglieri del centrosinistra.
«L’accusa – si legge nella nota del Comune – di una parte dell’opposizione è peraltro azzardata, in quanto “affida” la Casa delle Arti ben prima di una gara pubblica per l’assegnazione dei locali. Non è un aspetto da poco, visto che il bando pubblico è previsto dalla procedura della Regione. Il Palazzo di via Columbano sarà la “Casa del Consiglio comunale”. Una scelta della maggioranza sul Palazzo civico, che rappresenta la nostra comunità ed ospita la massima assemblea civica che non può andare in gara per una gestione che ne snaturerebbe la funzione istituzionale. Sono, piuttosto, molte le emergenze sulle quali si rende necessario un forte intervento finanziario per sottrarre al degrado i beni del comune di Alghero sui quali la precedente Amministrazione ha negato attenzione: partendo proprio dalla sede del Consiglio comunale e proseguendo con il Centro Anziani di viale Della Resistenza, che ne è l’esempio più evidente, ma anche l’ex caserma dei carabinieri di via Simon, il ponte Serra, il ponte di Fertilia, l’elenco è lungo.»
«Il grande prestigio di Antonio Marras – rimarcano dal Comune -, invece, uno dei più importanti e rappresentativi nomi che promuovono Alghero nel mondo, non dovrebbe essere coinvolto per basse polemiche di parte. Peraltro Antonio Marras e sempre stato al centro delle attenzioni dell’Amministrazione comunale già negli anni delle giunte di centrodestra aveva avviato una serie di proficue collaborazioni con il grande artista algherese, con le mostre al Caval Marì (con Maria Lai), nella villa Costantino e nella stessa ex Caserma di via Simon. Stagioni eccellenti del connubio tra arte e promozione turistica che l’Amministrazione intende ripetere.»
«Il Sindaco, la Giunta e la maggioranza – si legge al termine del comunicato – hanno ritenuto, tuttavia, di realizzare la ristrutturazione del complesso del palazzo Civico di via Columbano, che comprende anche i locali dell’ex Circolo di Combattenti per restituire alla città un immobile storico della comunità algherese. La nuova casa degli algheresi comprenderà la sede del Consiglio comunale e tutti quei locali che saranno ancora centro di aggregazione della collettività. Il progetto approvato dalla Regione comprendeva peraltro non solo l’uso dei locali dell’ex circolo dei combattenti, ma anche quelli dell’ex Circolo dei Marinai di Piazza Civica. L’Amministrazione ha ritenuto, interpretando la volontà dei cittadini, che la sede istituzionale della città fosse interamente pubblica.»
Antonio Caria