Openjobmetis, Agenzia per il Lavoro quotata in Borsa Italiana, ricerca urgentemente 1.000 profili per il settore agroalimentare in tutta Italia. Questa ricerca sarà curata dalla Divisione Agroalimentare.
La ricerca è rivolta ad addetti ed addette alla raccolta di frutta e ortaggi, alla trasformazione ed al confezionamento dei prodotti.
Si offre un contratto in somministrazione che può coprire un periodo più breve, come il mensile, o più lungo, fino ad arrivare a un rapporto lavorativo annuale. La variabile decisiva, in questo senso, è rappresentata dalle specifiche esigenze del territorio e dalla stagionalità dei prodotti.
Si ricercano candidati e candidate anche con esperienza minima. In un momento in cui molte attività sono costrette a chiudere i battenti a causa dell’emergenza sanitaria, questa opportunità può anche essere una soluzione ottimale per ottenere un impiego temporaneo, con tutte le disposizioni di sicurezza necessarie (mascherine, guanti, occhiali, tute protettive).
Il settore agroalimentare è un comparto importante, che rappresenta una delle locomotive dell’economia italiana, grazie ai settori ortofrutticolo, vitivinicolo, florovivaistico, zootecnico e l’industria alimentare.
I recenti provvedimenti adottati dal Governo per fronteggiare l’emergenza della ormai conclamata pandemia da Coronavirus hanno riconosciuto il ruolo strategico delle attività legate al comparto: la produzione e la reperibilità di generi alimentari sono una priorità assoluta, seconda solo alle attività dei servizi sanitari.
Oggi più che mai le nostre mani possono fare la differenza e rappresentare un supporto fondamentale per gli imprenditori agroalimentari.
Considerati i provvedimenti presi dalle Istituzioni in termini di mobilità, i colloqui potranno avvenire telefonicamente, via Skype, videochiamata tramite WhatsApp. Per recarsi al lavoro, Openjometis metterà a disposizione un certificato che attesti la necessità dello spostamento per motivi lavorativi.
Chiara Zonzin, responsabile Divisione agroalimentare Openjobmetis: «Imprenditori e candidati apprezzano la flessibilità e la rapidità con cui sappiamo affrontare nella regolarità del lavoro anche le emergenze, come quella, drammatica, della pandemia. Siamo dunque pronti a dare il nostro contributo per permettere alla filiera agroalimentare di continuare a preservare i beni di prima necessità».