«Ho ribadito ad Anci nazionale e alle altre Anci regionali che la posizione di Anci Sardegna e dei Comuni sardi non è negoziabile: per ragioni storiche, politiche, geografiche e di sicurezza dell’intero bacino del Mediterraneo.»
A pronunciare queste parole è stato il presidente di Anci Sardegna, Emiliano Deiana, nel corso di un incontro con le altre Anci regionali interessate (Piemonte, Toscana, Lazio, Basilicata, Puglia e Sicilia indicate per ospitare il Deposito Nazionale delle scorie nucleari.
Già nei giorni scorsi, Emiliano Deiana, in rappresentanza di tutti i sindaci sardi, aveva preso posizione contro le scorie nucleari: «Anci Sardegna sia appella a una mobilitazione generale di tutta la Sardegna per un’azione congiunta del Consiglio Regionale, della Giunta, dei parlamentari sardi, dei comuni della Sardegna, delle organizzazioni sindacali e datoriali, delle associazioni e dei comitati civici, della cittadinanza attiva affinché si respinga ogni ipotesi di individuazione della Sardegna quale sito per lo stoccaggio delle scorie radioattive e nucleari. appare di una lividità sconcertante la scelta del Governo di presentare la mappa dei siti potenzialmente idonei nel mezzo della più grave crisi dal dopoguerra ad oggi e di aver individuato, in Sardegna, alcune fra le aree più fragili dal punto di vista economico, sociale, ambientale e demografico».
Antonio Caria