«La Regione Sardegna includa gli Informatori Scientifici del Farmaco (ISF) tra le categorie dei lavoratori nella sanità che devono poter accedere alle vaccinazioni anticovid-19.»
La richiesta viene dai consiglieri democratici che hanno presentato un’interrogazione urgente a prima firma Rossella Pinna. «Si tratta – scrivono i consiglieri democratici – di lavoratori che assolvono ad una funzione essenziale: quella di informare i medici circa i nuovi farmaci, presidi, parafarmaci e/o l’uso innovativo nelle indicazioni terapeutiche e la relativa appropriatezza, andando ad assumere un ruolo di consulenza scientifica fondamentale per l’aggiornamento costante degli operatori sanitari.»
Ai professionisti dell’informazione del farmaco, come è noto, è ammesso l’accesso, con permanenza prolungata, nelle strutture di ricovero, ambulatoriali e socio-sanitarie in generale e, pertanto, essi svolgono il loro lavoro a stretto contatto con gli operatori sanitari. La loro attività è normata dalla Regione attraverso un regolamento che ne ordina e stabilisce luoghi, tempi e modalità, riconoscendone la funzione di operatori nella sanità.
In questi giorni molte regioni quali Puglia, Piemonte, Campania, Basilicata, Calabria, e Friuli Venezia Giulia hanno stabilito di procedere alla vaccinazione prioritaria degli informatori scientifici ed affini inserendoli in fascia 1 come categoria a rischio in quanto operatori sanitari, e mentre altre regioni come Liguria, Veneto ed Emilia Romagna hanno deciso di procedere o tramite deliberazioni delle istituzioni competenti o attraverso proposte di legge al riconoscimento degli ISF come categoria lavorativa ad alto rischio e di inserirli tra le professioni ad alto rischio di contagio SARS-CoV-2/ Covid 19, la Regione Sardegna ancora non ha preso una decisione in merito come sarebbe invece auspicabile venisse fatto al più presto.
Per queste ragioni, i consiglieri regionali del Partito democratico, interrogando il presidente della Giunta e l’assessore della Sanità, domandano se non si ritenga opportuno individuare ed inserire, come previsto dal Piano strategico nazionale di vaccinazione, gli Informatori Scientifici del Farmaco e le figure annesse all’informazione scientifica tra le categorie ad alto rischio da vaccinare prioritariamente in virtù del loro contributo essenziale ai fini dell’aggiornamento di medici e farmacisti del SSR.