La Federazione PCI Sulcis Iglesiente ha inoltrato una richiesta agli assessorati regionali dei Trasporti e della Pubblica Istruzione, alle Direzioni di ARST e Trenitalia, all’Ufficio scolastico provinciale di Cagliari, ai consiglieri regionali e ai sindaci dei Comuni del Sulcis Iglesiente, di valutare con tempestività il potenziamento dei trasporti pubblici in servizio nelle tratte scolastiche del Sulcis Iglesiente al fine di garantire il diritto al ritorno in classe in sicurezza delle studentesse e studenti delle scuole secondarie di secondo grado.
Dopo un anno di sospensione della didattica in presenza a causa delle problematiche gestionali legate all’emergenza “Covid-19”, occorre predisporre tutte le misure necessarie al fine di garantire alle studentesse e agli studenti del Sulcis Iglesiente di poter riprendere il loro percorso formativo ed educativo, che certamente non può essere garantito dalla DaD.
La fase pandemica può essere gestita con efficacia nel momento in cui si rispettano le regole per impedire la diffusione del virus.
L’accesso a scuola con orari differenziati è una soluzione che può garantire ingresso e uscita da scuola in sicurezza, ma occorre che i mezzi di trasporto pubblico siano coordinati e potenziati in accordo con le istituzioni scolastiche.
Fino al 31 gennaio le scuole superiori sarde rimarranno chiuse, ma se non verrà predisposta un’adeguata organizzazione del trasporto pubblico il rischio è che la chiusura venga ulteriormente prolungata, aggravando i già inaccettabili livelli di dispersione scolastica.
È urgente intervenire adesso, il prolungarsi del blocco alla didattica in presenza è un ulteriore macigno sociale e culturale che si aggiunge alla già disastrosa condizione di crisi economica e sociale che attanaglia il Sulcis Iglesiente da ormai troppo tempo.