Si chiama “400: una storia UniCa” il percorso multimediale voluto dall’Università di Cagliari per celebrare i suoi 400 anni di vita.
«Momenti come questi – ha dichiarato Maria Del Zompo, Rettore dell’Ateneo – mostrano la volontà di ricostruzione e di riflessione storica su quanto accaduto nel tempo, per capire cosa i fatti hanno determinato e cosa è cambiato nei secoli. La specie umana non può pensare di vivere senza memoria storica. La Galleria che attiviamo – insieme al libro sui rettori e alle pubblicazioni della nostra casa editrice UniCapress – dimostrano la nostra volontà di andare in tal senso. Devo ringraziare tutto l’Ateneo per la passione che sta mostrando per una storia bella che merita di essere raccontata.»
Otto i percorsi virtuali che raccontano i momenti più importanti di questi quattro secoli di vita dell’ateneo cagliaritano e che può essere ampliato anche grazie alle eventuali segnalazioni dei cittadini.
«Non è un semplice sito web – ha spiegato Giampaolo Salice del Centro interdipartimentale dell’Ateneo per l’Umanistica digitale – ma è un vero sistema integrato open source di classificazione, geolocalizzazione e condivisione di oggetti culturali di diverso formato, come oggetti d’arte, architetture, documenti, libri e audio-video.»
«Momenti come questi – ha dichiarato Maria Del Zompo, Rettore dell’Ateneo – mostrano la volontà di ricostruzione e di riflessione storica su quanto accaduto nel tempo, per capire cosa i fatti hanno determinato e cosa è cambiato nei secoli. La specie umana non può pensare di vivere senza memoria storica. La Galleria che attiviamo – insieme al libro sui rettori e alle pubblicazioni della nostra casa editrice UniCapress – dimostrano la nostra volontà di andare in tal senso. Devo ringraziare tutto l’Ateneo per la passione che sta mostrando per una storia bella che merita di essere raccontata.»
Otto i percorsi virtuali che raccontano i momenti più importanti di questi quattro secoli di vita dell’ateneo cagliaritano e che può essere ampliato anche grazie alle eventuali segnalazioni dei cittadini.
«Non è un semplice sito web – ha spiegato Giampaolo Salice del Centro interdipartimentale dell’Ateneo per l’Umanistica digitale – ma è un vero sistema integrato open source di classificazione, geolocalizzazione e condivisione di oggetti culturali di diverso formato, come oggetti d’arte, architetture, documenti, libri e audio-video.»
Antonio Caria