Sono cadute nel vuoto, senza alcuna risposta, due richieste di incontro inviate nelle scorse settimane da tutte le Organizzazioni imprenditoriali sarde al Presidente ed agli Assessori del Turismo, dei Trasporti e della Programmazione della Regione Sardegna per affrontare con la massima urgenza i problemi dell’intera filiera che parte dal settore dei trasporti e non si limita al turismo tout court.
L’assenza di programmazione ed impegni sulla continuità territoriale, per i collegamenti internazionali, per le strutture aeroportuali e sulle procedure per la sicurezza sanitaria per gli accessi turistici – sostengono le organizzazioni imprenditoriali sarde -, rischiano di dare il colpo di grazia definitivo all’intera e lunga filiera del turismo della Sardegna, dall’alberghiero ai servizi, dall’agroalimentare alla ristorazione, con un danno irrecuperabile per un terzo dell’economia e dell’occupazione della nostra isola, per un settore già massacrato nel 2020 con le più alte perdite degli ultimi cinquant’anni.
Ritardi insostenibili da parte della Regione Sardegna – concludono gli imprenditori – che non giustificano certamente la chiusura pregiudiziale al confronto ed all’ascolto delle rappresentanze imprenditoriali mosse solo dalla volontà di contribuire con le proprie competenze ad individuare quelle soluzioni già implementate in altre regioni e che possono e debbono essere messe urgentemente in campo nell’interesse dei sardi e del loro futuro.