Il Consiglio comunale di Alghero ha detto, in maniera unanime, no allo stoccaggio delle scorie nucleari in Sardegna. È stato approvato un ordine del Giorno sottoscritto da tutti i capigruppo consiliari con il quale impegna il sindaco Mario Conoci e la Giunta comunale «ad intraprendere ogni possibile iniziativa in tutte le sedi istituzionali deputate per esprimere e ribadire con la necessaria forza e determinazione la ferma volontà dei cittadini algheresi contraria a qualsiasi ipotesi che la Sardegna possa essere considerata quale sede del deposito nazionale delle scorie e dei rifiuti radioattivi e a sviluppare ogni approfondimento tecnico e scientifico a supporto della posizione espressa».
«La Sardegna ha pagato da tempo il proprio tributo alla solidarietà nazionale con la costituzione delle servitù militari – si sostiene nell’ordine del giorno – nell’Isola, infatti, il demanio militate permanentemente impegnato ammonta a 24.000 ettari, mentre in tutta la penisola italiana raggiunge i 16.000 ettari. A questa cifra vanno sommati i 12.000 ettari gravati da servitù militare. Inoltre gli spazi aerei e marittimi sottoposti a servitù militare raggiungono dimensioni veramente ragguardevoli; la presenza di servitù industriali, della chimica di Stato, non ha visto ancora bonifica alcuna, e i numerosi siti dismessi e improduttivi sottraggono alla collettività l’uso sostenibile delle risorse naturali, negando il diritto al controllo democratico del territorio e, soprattutto, il diritto fondamentale alla sicurezza, alla salute e alla vita.»
Antonio Caria