«Se da una parte il presidente Solinas diffida il Governo minacciando azioni legali se la Sardegna non verrà riportata in zona gialla per evitare ogni ulteriore danno provocato dalla crisi, dall’altra, lo stesso Presidente non rinuncia alla creazione di un nuovo mega staff al suo servizio, composto da 65 persone e che costerà alle casse regionali ben sei milioni di euro all’anno. Una spesa che in tempo pandemia, in tempo di grave crisi economica, risulta quantomeno inopportuna. Anche perché in questo caso i sacrifici vengono richiesti soltanto ai cittadini, gli stessi cittadini-lavoratori che il Presidente sostiene di voler aiutare. Ma in che modo?»
A dirlo è il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Michele Ciusa, che aggiunge: «Sono convinto che la Regione Sardegna possa fare meno di una riorganizzazione della Presidenza della Regione dall’esborso esorbitante e che questi fondi potrebbero essere spesi proficuamente se destinati alla definizione di nuove misure volte ad aiutare i settori più colpiti dalla crisi. Penso ai ristoratori e ai baristi, che potranno fare soltanto servizio di asporto, ma anche ai commercianti penalizzati dalle limitazioni agli spostamenti tra Comuni. A soffrire della contrazione dei consumi sono anche i pescatori, gli agricoltori, gli allevatori. Per non parlare dei settori del turismo e dello spettacolo ormai in ginocchio. Infatti – sottolinea il consigliere pentastellato – noi continueremo a batterci affinché venga discussa al più presto la legge finanziaria, perché ricordiamo, che la nostra regione sta proseguendo l’attività in esercizio provvisorio da inizio anno.»
«Il declassamento in zona arancione è, purtroppo, dovuto ai dati comunicati dalla Regione Sardegna a Roma – conclude Michele Ciusa -. L’assessore Nieddu in Commissione Sanità ha infatti riferito che la presenza di focolai nelle RSA e le terapie intensive in sofferenza hanno determinato questa situazione. Noi ovviamente ci auguriamo che la Sardegna venga riportata in zona gialla quanto prima, ma non possiamo accettare che Solinas accenda l’ennesimo scontro immotivato col Governo, sulla base di presupposti inesistenti, Perché quindi spendere sei milioni di euro all’anno in questo momento? In Prima Commissione ci siamo opposti alla riorganizzazione dell’Ufficio di Presidenza, e continueremo sicuramente la nostra battaglia in Aula. Il nostro obiettivo è quello di tornare in zona gialla al più presto. Affinché questo accada restiamo come sempre a disposizione, sollecitando una immediata discussione della legge finanziaria, passo fondamentale per assicurare una ripartenza alla Sardegna.»
Antonio Caria