«Dopo l’accorato appello degli operatori pervenuto all’Unione sindacale di base Settore Sanità, non abbiamo esitato un attimo a rappresentare ai diversi livelli dell’amministrazione la forte preoccupazione per il cluster epidemiologico avvenuto nella medicina d’urgenza del P.O. S.Michele. Purtroppo, nonostante le incalzanti richieste di chiarimenti e la richiesta di un incontro urgente, a nulla sono valsi i nostri accorati appelli.»
L’USB Sanità, congiuntamente al proprio rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, oltre a richiedere al Commissario straordinario un’indagine interna, ha formulato richieste specifiche, al fine di venire a conoscenza di quanto elencato nei seguenti punti.
«Quali sono i protocolli operativi all’emergenza Covid-19 utilizzati nel reparto;
Come sono identificati all’interno del reparto i percorsi sporco/pulito;
Quali DPI sono a disposizione;
Quali sono i locali identificati come rossi e grigi;
Quanti dipendenti e pazienti si sono contagiati attualmente con questo focolaio.»
«Restiamo disarmati – aggiunge l’USB Sanità – dal roboante silenzio da parte dell’amministrazione, i numeri dei contagi, che ci viene riportato, dimostrano forti falle a livello organizzativo e gestionale all’emergenza. A questo, si aggiungono dinamiche a cui sono esposti gli operatori per i turni di lavoro sempre più frenetici, carenza di DPI, e un sovraccarico emotivo non di poco conto. Un altro nodo importante è la mancanza di filtri nel territorio, i pazienti che arrivano al Brotzu se hanno necessità di essere ricoverati non possono essere rimandati a casa. Ma questo non può giustificare i numerosi contagi che vengono a crearsi tra gli operatori e pazienti, inconsapevoli protagonisti di scelte dettate dall’emergenza ma supportate anche dalla superficialità che oggi si sta dimostrando da chi è preposto ai diversi livelli politici e aziendali a ricercare soluzioni a queste criticità epidemiologiche. A tutela degli operatori e dei pazienti – conclude l’USB Sanità – non siamo più disposti a tollerare le mancate risposte da chi è pagato profumatamente, se non si è in grado di trovare le soluzioni a queste gravi criticità, qualcuno torni ad occuparsi di altro.»