La scrittura della storia locale, attraverso una ricca selezione di documenti e fonti inedite, è la meritoria e puntuale opera realizzata da Gavino Leone per colmare le tante lacune di conoscenza sul centro goceanino di Illorai; riflessione e studio complessivamente monografico che sviluppa un itinerario tra radici, tradizioni e memorie.
L’opera, “UNO SGUARDO AL PASSATO – STORIA DI ILLORAI” (Ed. Torchietto, Ozieri, 2021), rappresenta un significativo segno di valorizzazione del senso originario comunitario su cui si fonda l’attuale appartenenza e convivenza, costruita nei secoli dal vivere multiforme di una comunità e dai tanti accadimenti che ne segnarono percorso e sviluppo. Il volume è sì compiuta informazione, ma anche stimolo per chi vuole ulteriormente approfondire con studi la conoscenza di Illorai e del suo territorio; la vasta bibliografia guida e indica, come tutte le frequenti note e citazioni che imperlano di ulteriori notizie la pubblicazione.
Personalmente ho trovato il lavoro di Gavino Leone caratterizzato da grande sensibilità, passione storica e anche dall’idea romantica di ricostruire e vitalizzare passato e percorso identitario del paese di origine quando, in età matura, si giunge al «momento di ritornare nel paese natio, di ripercorrere le strade dell’infanzia, di vedere case trasformate e facce nuove ed allora arriva alla mente il passato, come un’eco lontana, prima tenue, poi sempre più forte e chiara». E con l’età arriva anche quell’indispensabile equilibrio di sentimenti e conoscenze da tramandare alle generazioni future. E allora le pagine scorrono dense di storia civile ed ecclesiastica: la prima comprende notizia dei nomi di diversi Sindaci di Illorai precedenti al regio decreto del 1771 e fino all’attuale primo cittadino e consiglieri; la seconda è invece integrata con elenco e notizie sui Parroci e coadiutori che hanno svolto il loro ministero sacerdotale nella parrocchiale illoraese di San Gavino martire e con ampie biografie, a partire dal Seicento, dei sacerdoti nativi e di diversi personaggi locali. Il ricercatore, attraverso la consultazione di vari archivi religiosi, statali, comunali e privati, ha operato il recupero dei toponimi in limba delle località di campagna e dell’antico abitato di Illorai ed uno specifico studio sui cognomi presenti, a partire dal Trecento, nel centro goceanino; lavoro che non mancherà di interessare i linguisti locali e non solo. La storia locale e di memoria è considerata da Gavino Leone come oggetto da condividere, da donare principalmente alla sua comunità di origine con i sapienti sinnos di un lavoro che coniuga la reciprocità di interessi fra la storiografia documentata e la divulgazione popolare. Il volume, fonte di educazione identitaria, ricostruisce l’evoluzione e convivenza di una comunità di uomini e donne, rappresentata nelle sue varie componenti sociali, religiose, economiche e demografiche; si legge anche la funzione civile della Storia come trasmettitore di identità culturale, di civiltà e di appartenenza con valori distintivi di “specificità” e “peculiarità”. Pensiamo alla pubblicazione e alla possibile utilità ed impiego formativo nelle scuole locali, dove significherebbe un inserimento integrativo per superare l’egemonia del manuale scolastico e con un effetto emotivo per salvaguardare il patrimonio di conoscenze su Illorai. Una sfida per custodire le molteplici e dirette memorie della vita, frutto delle diverse epoche e tappe sviluppate sulle orme degli avi e da cui far scaturire lezioni di esperienza/sapere per le giovani generazioni di oggi e future.
L’opera è introdotta dalla prefazione di Mons. Tonino Cabizzosu, Facoltà Teologica della Sardegna, e corredata da immagini d’epoca della collezione familiare dell’autore ed altre concesse dall’associazione Cumpanzia de sa fotografia di Illorai.
Gavino Leone, sacerdote e pubblicista, ha diretto per diversi anni il settimanale diocesano “Voce del Logudoro” di Ozieri, Diocesi di cui è stato Vicario generale, e la pubblicazione dedicata a Illorai è la sua opera prima.
Cristoforo Puddu