Vanno avanti i lavori di rifacimento dei muri di recinzione sui 5 ettari di terreno confiscati alla mafia nel 2004 e acquisiti definitivamente nel patrimonio del comune di Arzachena nel 2016 dopo un lungo iter.
Un intervento iniziato a gennaio del 2019 che ha riguardato prima la pulizia del sottobosco all’ingresso del borgo di Cannigione e poi, a fine di questa estate, la sistemazione degli alberi.
«Con un intervento dal valore di circa 25 mila euro di fondi comunali e dell’Unione Comuni Gallura stiamo ricostruendo i muretti a secco originari, ormai pericolanti, e sostituendo il cancello di ingresso dell’area su cui sorgerà il futuro parco dello stagno di Saloni – ha dichiarato il delegato dell’Ambiente, Michele Occhioni -. Il prossimo passo sarà il recupero del vecchio stazzo in pietra. Il parco che nascerà in questa area umida affacciata sulla foce del rio San Giovanni si affianca al più ampio progetto del parco fluviale Saloni – Lu Mulinu, il cui progetto esecutivo è stato approvato lo scorso ottobre.»
Il percorso fluviale Saloni-Mulinu, con partenza da Cannigione e arrivo ad Arzachena, punta a creare una connessione tra zona costiera ed entroterra su un percorso di circa 13 chilometri, ad ampliare e differenziare l’offerta turistica in un’ottica di sostenibilità ambientale, a offrire nuovi spazi verdi ai cittadini e variegate opportunità di svago e benessere a contatto con la natura. L’intervento costerà 5 milioni e mezzo di euro.
Antonio Caria