«Apprendo in questo momento le nuove direttive ATS che riguarderebbero un ipotetico trasferimento del PUNTO NASCITA dal CTO di Iglesias al presidio ospedaliero Brotzu… Questa decisione presa in totale solitudine da parte di alcuni dirigenti ATS non tiene in considerazione la situazione territoriale del Sulcis iglesiente, in quanto, il trasferimento esporrebbe le pazienti ad un rischio nettamente superiore rispetto all’espletamento del parto e delle relative cure ad esso connesse che si effettuerebbero nello stesso territorio di appartenenza con minore distanza e minori rischi. L’altro aspetto da considerare, consiste nel fatto che presso il P.O. SIRAI (non centro di riferimento Covid-19) è presente lo spazio adeguato per accogliere il punto nascita. Ulteriore aspetto da considerare consiste nel fatto che il personale medico, ostetrico ed infermieristico, sarebbe costretto a spostamenti continui di oltre 100 km… (andata e ritorno)… Per coprire i turni di servizio… Dobbiamo rilevare inoltre una criticità dovuta al fatto che alcuni operatori sanitari presentano limitazioni legate ad alcune patologie ed esigenze che rappresenterebbero per essi un ostacolo ulteriore nell’espletamento della loro attività professionale.»
Lo scrive, in una nota, Fabio Usai, consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione.
«Oggi più che mai – aggiunge Fabio Usai – bisogna essere uniti per affrontare questa grave emergenza. Questo ipotetico trasferimento del punto nascita dal sul Sulcis Iglesiente al Cagliaritano mi vedrà con tutte le forze impegnato affinché il nostro territorio non debba subire l’ ennesima perdita anche temporanea di un servizio essenziale. Ribadisco con forza il nostro NO al trasferimento del punto nascita…il Sulcis Iglesiente ha bisogno di aumentare…Incrementare… I servizi…se vogliamo rappresentare il nostro territorio senza logiche di appartenenza politica, partitica, sindacale – conclude Fabio Usai -. Possiamo farlo…NO AL TRASFERIMENTO DEL PUNTO NASCITA.»