«Il quadro è molto chiaro ed il Consiglio ha tutti gli elementi per esercitare il suo ruolo ed esprimere la sua volontà comune con senso di responsabilità.»
Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, a conclusione dell’incontro fra i capigruppo ed i rappresentanti delle Rsu dei lavoratori Eni di Macchiareddu.
I sindacalisti, che hanno già incontrato il presidente della Regione Christian Solinas e l’assessore dell’Industria Anita Pili, hanno sollecitato l’azione delle istituzioni regionali presso il Governo centrale per impedire la cessione della “Luigi Contivecchi” Spa (controllata da Eni-Rewind) che, secondo i rappresentanti dei lavoratori, aprirebbe la strada alla dismissione dell’intera filiera del “cloro-soda” ed al disimpegno dell’Eni dalla chimica di base e dalla Sardegna meridionale.
«Siamo molto preoccupati per questa operazione – hanno sostenuto Matteo Nateri, Ivan Marinelli e Fabrizio Mascia delle Rsu Eni di Macchiareddu –, che per noi non fornisce nessuna garanzia, perché il gruppo subentrante non possiede, per dimensioni, capacità economica e fatturato, né la capacità economica di sviluppare la filiera né tantomeno quella di garantire il rispetto dell’ambiente. Per questo – hanno concluso -, abbiamo chiesto da tempo l’intervento della Regione e del Governo nazionale, attraverso il ministero dello Sviluppo economico: il precedente esecutivo non ci ha dato ascolto, riteniamo che quello attuale debba occuparsi a fondo di questa vertenza, bloccando la vendita e fermandosi a discutere per individuare le migliori soluzioni.»