“Natura e Artificio. Giuseppe Carta all’Orto Botanico di Cagliari” è il titolo della mostra che sarà visitabile da oggi negli spazi del polmone verde dell’Università del capoluogo sardo sito in viale Sant’Ignazio.
Sarà possibile ammirare sculture raffiguranti melagrane, ciliegie, olive, limoni, pere, ghiande e mele ma anche i suoi famosi peperoncini, raccorda nel suo insieme la ricchezza e la preziosità dei frutti e della terra che li ha generati.
«Tutti insieme questi frutti si offrono a noi nell’Orto Botanico di Cagliari come apparizione meravigliosa, spettacolo, coinvolgimento emotivo – ha scritto la direttrice del Polo Museale della Puglia e dell’Abruzzo, Mariastella Margozzi, funzionario storica dell’arte del Mibact -. Dal prodotto della natura più semplice, che l’uomo ha saputo addomesticare all’interno di una piccola area di sussistenza, nel rispetto dei cicli delle stagioni e per assicurarsi gli elementi vegetali della propria evoluta alimentazione, Carta trae un insegnamento esemplare, quello della riconoscenza ai simboli della semplicità del generarsi e del crescere. E lo fa con la sua arte perfetta.»
«All’aperto, tra l’arte e la natura, seminiamo il futuro», ha concluso Gianluigi Bacchetta, direttore dell’Orto Botanico dell’Università di Cagliari. La mostra potrà essere visitata dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 16.00 fino al 31 marzo e dalle 9.00 alle 18.00 dall’1 aprile.
Sarà possibile ammirare sculture raffiguranti melagrane, ciliegie, olive, limoni, pere, ghiande e mele ma anche i suoi famosi peperoncini, raccorda nel suo insieme la ricchezza e la preziosità dei frutti e della terra che li ha generati.
«Tutti insieme questi frutti si offrono a noi nell’Orto Botanico di Cagliari come apparizione meravigliosa, spettacolo, coinvolgimento emotivo – ha scritto la direttrice del Polo Museale della Puglia e dell’Abruzzo, Mariastella Margozzi, funzionario storica dell’arte del Mibact -. Dal prodotto della natura più semplice, che l’uomo ha saputo addomesticare all’interno di una piccola area di sussistenza, nel rispetto dei cicli delle stagioni e per assicurarsi gli elementi vegetali della propria evoluta alimentazione, Carta trae un insegnamento esemplare, quello della riconoscenza ai simboli della semplicità del generarsi e del crescere. E lo fa con la sua arte perfetta.»
«All’aperto, tra l’arte e la natura, seminiamo il futuro», ha concluso Gianluigi Bacchetta, direttore dell’Orto Botanico dell’Università di Cagliari. La mostra potrà essere visitata dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 16.00 fino al 31 marzo e dalle 9.00 alle 18.00 dall’1 aprile.
Antonio Caria