La proposta di legge che questi giorni si sta discutendo in Consiglio regionale ha per argomento il riordino del sistema delle autonomie locali introducendo modifiche alla legge n. 2 del 2016 che, forse in maniera troppo sbrigativa, per dare riscontro agli esiti del referendum del 2012, ha abrogato le Province.
«Nel giugno 2019 ho depositato una proposta di legge che prevede la re-istituzione della provincia dell’Ogliastra e quella proposta, insieme alle altre, è stata inserita nel testo unificato oggetto del dibattito in Consiglio – sostiene Salvatore Corrias, consigliere regionale del Partito democratico – Sono, come allora, fermamente convinto che la Provincia sia l’organismo in grado di dare un rinnovato impulso amministrativo, istituzionale, sociale e politico per il rilancio dell’economia dei nostri territori sovente lasciati orfani da amministrazioni troppo distanti anche geograficamente. Molto spesso ci si dimentica che ci sono circa 1 milione di sardi che vivono nei 300 comuni dell’isola e che hanno esigenze diverse rispetto agli altri 600.000 che popolano le città. Alle Province bisogna assegnare funzioni e competenze certe: scuole, strade, gestione dell’ambiente e, prima di tutto, programmazione e gestione di progetti e di risorse. Mi riferisco per esempio alla programmazione territoriale strategica che la passata Giunta ha affidato alle Unioni dei Comuni e che, ahimè, nonostante la buona volontà di tutti, stenta a decollare e dare frutti e che invece potrebbe essere affidata alle Province quali enti sovracomunali già strutturati.»
«Non nascondo che il testo presenta diverse criticità – prosegue Salvatore Corrias -. Innanzitutto, l’incertezza finanziaria ed organizzativa dato che la norma non contempla le necessarie risorse per le attività che le province saranno chiamate a gestire. E tali risorse, si auspica, non devono essere tolte ai Comuni che già negli ultimi anni hanno subìto un taglio dei trasferimenti erariali drammatico ma piuttosto recuperate, con uno sforzo di visione e di conseguente progettazione, tra quanto messo a disposizione dal Recovery Fund.»
«Altra grande criticità che questo testo porta con sé è che le province vengano svilite nella loro capacità di rappresentanza politica e di rappresentatività democratica. La norma transitoria contenuta deve essere transitoria davvero. Auspichiamo che si vada a elezioni di primo livello perché siamo assolutamente contrari ai commissariamenti perpetui, che i cittadini percepiranno come l’ennesima presa in giro da parte della peggior politica – conclude Salvatore Corrias -. Se invece ci saranno risorse certe per le province, se sapremo raccontarle in maniera onesta ai cittadini, queste province, restituendo servizi e occasioni di sviluppo per il territorio, se la rappresentatività democratica sarà garantita, allora questa riforma potrà essere il preludio di una nuova, grande rinascita. Altrimenti non sarà né una riforma né la rinascita che vogliamo, ma l’ennesima delusione per i sardi.»