Legacoop Sardegna, nel ringraziare tutte le proprie Cooperative o Società associate che hanno aderito alla nostra richiesta d’aiuto per l’importante iniziativa che Croce Rossa Italiana per la Sardegna (coordinata dalla sede di Cagliari), ha messo in piedi per aiutare le Famiglie più bisognose, auspica che quanto prima, l’Unità di Crisi Covid-19 regionale, così come le Unità di Crisi che si stanno attivando nei livelli comunali, aprano un confronto per coordinare queste organizzazioni spontanee di solidarietà, allo scopo di accelerare, coordinando meglio l’operatività, la consegna alle famiglie più bisognose di almeno i viveri per la sopravvivenza.
Naturalmente lo chiediamo anche ai Prefetti dei diversi territori, come Coordinatori territoriali delle Unità di crisi, di farsi carico di questa nostra richiesta. Alla devastante ed eccezionale emergenza sanitaria si sta sommando sempre più un’altrettanto difficile emergenza sociale.
Vogliamo ringraziare le Cooperative che hanno aderito al accordo con Croce Rossa Italiana, perché siano da stimolo per altre importanti imprese che vogliono dare un contributo. Ringraziamo quindi NordiConad, Granarolo (con la propria Ditta Podda Formaggi), la Cooperativa Tre A di Arborea, la Cooperativa Allevatori Ovini (CAO), la Cooperativa Concordia di Pattada, la Cooperativa Unione Pastori di Nurri, la Cooperativa dell’ortofrutta santa Margherita di Pula. Su proposta degli associati, ha aderito anche il Consorzio di Tutela del Pecorino Romano.
Stiamo ora cercando di coordinare l’aggregazione di prodotti anche di Cooperative di dimensioni minori.
Ora, su richiesta della Direttrice dell’ANCI Sardegna, per conto del suo Presidente e del Direttivo, ci stiamo adoperandoanche per provare a costruire, con la nostra Grande Distribuzione CONAD e nel piccolo anche con la CAS (Cooperativa Allevatrici Sarde, operante in provincia di Oristano con 22 negozi alimentari a marchio COOP), che hanno immediatamente aderito, un percorso di consegna a domicilio della spesa per coloro che non possono muoversi da casa, dagli anziani a quelli in quarantena. In certi posti nel piccolo già si sta facendo, ma serve coordinare l’operatività della Grande Distribuzione con quella della Protezione civile con il Volontariato, attraverso un piano regionale legittimato dall’Unità di Crisi e le conseguenti autorizzazioni ad operare da parte delle Prefetture. Stante le prescrizioni agli spostamenti in essere, diventa difficile ipotizzare persino di raggiungere quei paesi dove chiaramente non c’è la presenza dei grandi negozi. Ma le stesse difficoltà, senza un coordinamento legittimato, le si può riscontrare anche nelle grandi Città.
Legacoop ringrazia anche tutta la Cooperazione sociale per le diverse iniziative solidaristiche che ciascuna cooperativa sociale sta facendo nei diversi Comuni della Sardegna, cita tra i tanti la Cooperativa Kairos, una piccola e bella realtà di Psicologhe, Psichiatre ed Educatori ed educatrici, per aver messo a disposizione le proprie professionalità per dare gratuitamente consulenze, in particolar modo per le problematiche dei minori, alle famiglie che le richiedono.
Così come ringraziamo la Cooperativa Allevatori Ovini (CAO), per aver donato, per il tramite dell’Ordine dei Medici di Oristano, 50.000 €uro per l’acquisto di apparecchi respiratori ed altre attrezzature all’Ospedale di Oristano.
E, infine, Legacoop Sardegna, cercando di superare questa difficile fase di approvvigionamento dei DTI per le Cooperative associate, è in attesa di ricevere, nei primi giorni della prossima settimana l’intero carico di mascherine ordinate nei giorni scorsi.
Parte di esse, soprattutto quelle attinenti le professioni sanitarie da sale di terapia Intensiva, saranno donate agli Ospedali, in aggiunta a quelle che stanno già cercando.
In questo momento di forte difficoltà per tutti, dove ancora una volta c’è chi sta peggio rispetto ad altri, la Cooperazione vuole dare una mano per provare ad arginare le tante difficoltà.
Chiediamo quindi al Presidente della Regione, l’on. Christian Solinas, così come già fatto nei giorni scorsi, di attivare un’Unità di Crisi anche per l’emergenza sociale, allo scopo di trovare assieme soluzioni e percorsi certificati per arginare le problematiche sociali, sempre più esistenziali, che in tanti stanno vivendo.