Avrebbe compiuto 80 anni proprio oggi, Pino Piras, il grande artista algherese morto a 48 anni, nel 1989. A ricordarlo è l’associazione Culturale Cabirol che ha come obiettivo quello di programmare, per la stagione 2021/2022, un programma di iniziative di promozione che prevedono una nuova commedia, la pubblicazione di un testo inedito, il ritorno del Premio a lui dedicato per la nuova canzone algherese.
Pino Piras è stato un grande promotore della lingua algherese. «La lingua è la ricchezza più grande che possa aver l’uomo – queste erano le sue parole – dopo viene la salute e la bellezza; però la lingua, specie quella dialettale, è l’anima di un popolo.»
Nato il 18 marzo 1941 nel cuore del centro storico, è stato colui che più di ogni altro autore ha interpretato in maniera autentica la cultura popolare, con vivaci e taglienti critiche contro il potere, contro il finto moralismo, contro le ingiustizie, raccontando il disagio sociale della sua gente. Negli anni settanta acquisisce popolarità, piace ai giovani. Le sue canzoni sono cantate da tutti: parlano di ingiustizie, raccontano del malaffare, denunciano le grandi illusioni dell’industria, toccano i temi dell’ambiente, il tutto con un’impronta cantautoriale che in quegli anni, soprattutto negli anni settanta, rappresentava il contraltare ai temi classici delle canzoni dell’epoca. Pino Piras non era un autore di canzonette: ha rinnovato il linguaggio della canzone algherese, con ironia, con straordinaria creatività
Scrive commedie, tra cui País de Alegries portata in scena nel 1977 e riproposta nel 2017. Scrive altri testi teatrali, mai portati sul palcoscenico, tra cui “Lo Rei Bo”.
Antonio Caria