«Le condizioni di estremo disagio in cui versa lo stabile di via Riva di Ponente rappresentano una grave problematica per i residenti della zona e la città tutta, che non può e non deve essere lasciata decantare ancora a lungo. All’interno dello stabile, di proprietà della Regione, infatti, sono presenti abusivi e spacciatori di ogni nazionalità.»
A chiederlo è il capogruppo in Consiglio regionale del gruppo Lega Salvini Sardegna, Dario Giagoni, promotore insieme al collega Andrea Piras di una mozione che mira a far intervenire il presidente della Regione, Christian Solinas, sulla questione.
«In questo particolare periodo storico, inoltre, alla gravità delle azioni criminose si aggiunge anche la pericolosità dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione pandemica del Covid-19 in quanto non vi è il ben che minimo rispetto delle basilari regole igienico sanitarie – aggiunge Dario Giagoni -. La sicurezza costituisce per i cittadini un diritto primario, oltre ad essere una componente indispensabile della qualità della vita, che le istituzioni devono garantire attraverso misure di prevenzione, di controllo del territorio e anche tramite politiche tese ad elevare la qualità della vita urbana. Per tale ragione non possiamo tacere dinanzi alle segnalazioni che da più parti ci sono pervenute.»
«Sono ormai parecchi anni che l’edificio, di proprietà in passato del Provveditorato alle Opere Pubbliche, è totalmente nelle mani di soggetti che lo utilizzano per svolgere la loro attività illegale – sottolinea il consigliere regionale e comunale di Cagliari, Andrea Piras -. Nonostante le operazioni delle forze dell’ordine la situazione non è mutata nel tempo, ma ora è arrivato il momento di dire basta. I cittadini non possono vivere in un perenne e crescente stato di insicurezza, urge intervento politico oltre che istituzionale per porre fine, definitivamente al problema e consentire alla Regione di rientrare nel pieno possesso dell’immobile provvedendo alla messa in sicurezza dello stesso e, perché no, alla sua trasformazione in un’opera utile per la città.»
Antonio Caria