«Ancora una volta la maggioranza non è in grado di garantire il numero legale e così salta la quinta commissione convocata per la designazione del comandante dei barracelli. Sono sempre più evidenti e oramai sotto gli occhi di tutti i problemi del centrodestra che sostiene Mario Conoci. Mentre, infatti, il Sindaco continua a rinviare qualunque azione, restando fermo ed immobile come suo costume, la sua coalizione si dilania in scontri interni sempre più aspri.»
Lo si legge in una nota dei consiglieri del centrosinistra al comune di Alghero Mario Bruno, Gabriella Esposito, Pietro Sartore, Mimmo Pirisi, Ornella Piras, Valdo Di Nolfo e Raimondo Cacciotto che aggiungono: «La commissione richiesta, come ha tenuto a precisare il presidente Mulas, dall’assessore Montis va così deserta, perché come già successo nell’ultimo Consiglio comunale e come spesso sta avvenendo in commissione, la maggioranza non ha i numeri. Anche ieri nella sesta commissione, convocata per discutere del regolamento delle entrate, la maggioranza si è presentata senza il numero legale e solo per senso di responsabilità abbiamo garantito noi il numero, permettendo lo svolgimento dei lavori. Commissione bilancio di ieri che, peraltro, si è conclusa senza che il regolamento entrate presentato dall’assessora Caria fosse messo in votazione, con l’assessora oramai pubblicamente sfiduciata dalla sua stessa maggioranza e in particolare dal gruppo di Forza Italia che l’aveva a suo tempo indicata».
«Le distanze e le frizioni interne alla maggioranza paiono insanabili e non possono essere, ulteriormente, mascherate dal senso di responsabilità dell’opposizione – aggiungono dal centrosinistra -. O il sindaco risolve, subito e senza continuare a farli patire alla città, i problemi interni, che da tempo stanno lacerando irreversibilmente un’alleanza che aveva come unico collante la ricerca della vittoria elettorale, oppure levi il disturbo.»
«D’altronde – concludono i consiglieri del centrosinistra – considerato il modo assente e pressoché invisibile con cui ha svolto il suo incarico in questi due anni, i cittadini non si accorgeranno della differenza se dovesse prendere atto che la sua esperienza (se mai fosse iniziata…) è finita e rassegnasse le dimissioni.»
Antonio Caria