«Due pareri diametralmente opposti: il primo, quello del Servizio Valutazione Impatti e Incidenze Ambientali dell’Assessorato regionale della difesa dell’ambiente, che esprime giudizio positivo sull’intervento, e il secondo, quello dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) che solleva molti dubbi legati alla presenza di avifauna marina e costiera nell’area interessata, una zona unica al mondo, e pertanto caratterizzata a Protezione Speciale come quella di Capo Caccia. E’ questo il quadro fortemente ambiguo e controverso in cui, nel comune di Alghero, si sta portando avanti l’intervento di restauro dell’ex caserma di Punta del Giglio, che prevede l’allestimento di un museo diffuso e di una foresteria, denominata “Rifugio di Mare”, e dotata di ben venti posti letto. Poiché le osservazioni dell’Ispra sono evidentemente stridenti con il giudizio del Servizio Valutazione Impatti e Incidenze Ambientali della Regione, che ha sostanzialmente sminuito l’impatto dell’intervento sugli obiettivi di conservazione di habitat e specie dell’area, ritengo siano necessari ulteriori approfondimenti e ulteriori studi per avere contezza di quale sarà effettivamente l’impatto di queste opere di riqualificazione che – ricorda – insistono su uno dei paesaggi più belli e invidiati della nostra isola.»
Così Desirè Manca ha presentato un’interrogazione al presidente Christian Solinas, all’assessore dell’Ambiente Gianni Lampis e all’assessore dell’Urbanistica Quirico Sanna, per chiedere la massima tutela paesaggistica e ambientale dell’area di Punta del Giglio sulla quale è destinato a insistere l’intervento, altamente impattante, di restauro, risanamento e allestimento museale dell’ex Batteria SR 413.