«I dati contenuti nel Rapporto del Centro Studi di Confindustria sono allarmanti e forse anche prevedibili. La chiusura delle attività produttive e commerciali e la frenata dei consumi provocherà un calo del Pil del 6% nel 2020, mentre nel primo semestre si prospetta una contrazione della produzione pari al 20%. È necessario affrontare questa crisi, la peggiore dal dopoguerra, con uno shock economico senza precedenti, erogando maggiore liquidità alle imprese e ai lavoratori che hanno perso il lavoro. Tuttavia le misure adottate dal Governo ad oggi risultano ancora insufficienti. I cittadini italiani chiedono certezza sui tempi di erogazione del contributo di 600 euro per i liberi professionisti e le Partite Iva e sul blocco delle rate dei mutui. Ed è paradossale che il sito dell’Inps sia rimasto bloccato per ore a causa della enorme mole di domande arrivate. Una situazione non degna di un Paese civile e che va risolta immediatamente. Ci auguriamo che nel decreto ‘aprile’ siano stanziate risorse senza precedenti per rimettere in piedi il Paese.»
Lo ha dichiarato in una nota Paolo Capone, segretario generale dell’UGL, in merito alle misure volte a scongiurare la recessione economica causata dalla pandemia in corso.