«L’accordo Regione-medici di base sull’utilizzo dei camici bianchi nella campagna vaccinale è in vigore dal 25 marzo scorso, da quando la Giunta ha approvato la delibera per la copertura finanziaria e il riconoscimento delle indennità. Ma superare l’ostacolo che sembrava più alto non è bastato a consentire ai medici di base della Sardegna di vaccinare i propri pazienti, a causa di una macchina organizzativa evanescente, che fa acqua da tutte le parti, incapace di tradurre in concreto anche i passi in avanti ottenuti sinora.»
Lo dice Roberto Li Gioi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle.
Le lunghe file di persone anziane costrette ad attendere ore nel piazzale antistante l’hub vaccinale di Olbia sono la dimostrazione che, nonostante l’accordo, nulla è cambiato. La campagna vaccinale continua ad arrancare, e questo perché i medici hanno le mani legatissime: innanzitutto, non hanno ricevuto nessuna comunicazione ufficiale da ATS. In tanti vorrebbero fare i vaccini in studio per decongestionare l’affollatissimo hub, ma non sanno come fare.
«È inaccettabile – incalza il consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi – che i medici non sappiano a chi rivolgersi per avere le dosi somministrare, che non abbiano delle linee guida da seguire per quanto riguarda la tipologia di vaccino da inoculare e soprattutto non sappiano come prenotarlo. Per dare appuntamento ai pazienti è necessario avere la certezza che il vaccino ci sia. Siamo al limite dell’assurdo.»