E’ proseguito questo pomeriggio, in Consiglio regionale, l’esame del DL 107 Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione”.
La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha proseguito l’esame dell’ordine del giorno con gli emendamenti collegati all’art. 1 (Oggetto e finalità) del Dl n. 107 sulla riorganizzazione della presidenza della Regione. Prima di procedere alle votazioni, il presidente ha sospeso brevemente la seduta (fino alle 16.50) perché, in base al regolamento, devono trascorrere almeno 10 minuti dall’apertura della seduta per effettuare uno scrutinio.
Alla ripresa, è stato messo in votazione l’emendamento n. 4 (uguale al 461, 749 e 848). Il Consiglio lo ha respinto con 29 voti contrari e 18 favorevoli. Sull’emendamento n.5 hanno parlato a favore Massimo Zedda, Francesco Agus, Maria Laura Orrù (Progressisti), Desirè Manca (M5S), Laura Caddeo (Progressisti), Alessandro Solinas e Michele Ciusa (M5S), Gianfranco Satta (Progressisti), Piero Comandini (Pd), Diego Loi (Progressisti), Gianfranco Ganau (Pd), Eugenio Lai (Leu). Ai voti, l’emendamento n. 5 è stato respinto con 29 voti contrari e 19 favorevoli.
Il presidente Michele Pais ha messo in discussione l’emendamento 16 sul quale è intervenuto l’on. Massimo Zedda, che ha detto: “Non è possibile inserire dirigenti nell’organico della Regione senza superare i concorsi pubblici, lo dice la Costituzione. Queste vostre norme ci fanno capire quanto vi interessa il personale presente in Regione e quanto invece vi interessa costruire una Regione parallela, per poter intervenire su ogni ambito”.
Secondo l’on. Desirè Manca (Cinque stelle) “per avere ruoli apicali non serve fare concorsi ma conoscere chi in questo momento governa la Regione. Non serve studiare, serve conoscere qualcuno di voi”.
Sempre dai banchi dell’opposizione l’on. Maria Laura Orrù (progressisti) ha parlato di “libertà d’azione degli assessorati annullata da questa legge. Aumenta così il distacco tra giunta e presidente e tra organo esecutivo e consiglio regionale. E non solo: vi riempite la bocca di spopolamento dell’Isola ma è anche chiaro che con norme così voi le menti migliori dei giovani sardi le spedite fuori”.
Sempre per Cinque stelle l’on. Alessandro Solinas ha detto che “i giovani sardi sanno bene che limiti ci sono nel restare qua ed è inaccettabile che il politico di turno debba decidere chi ha diritto o meno di trovare un lavoro importante”.
Sempre per dichiarazione di voto, il capogruppo del Progressisti Francesco Agus ha detto: “Avete utilizzato le norme per i vostri amici, l’ho detto un anno fa e lo inizio oggi. E credo che circondarsi di persone competenti e super partes aiuta tutti, l’amministrazione e pure il singolo politico. Voi tutto questo non riuscite a capirlo”.
Dallo stesso gruppo è intervenuta l’on. Maria Laura Caddeo: “Sono convinta che questa giunta non stia pensando ad amici e conoscenti, voglio crederci. Sarò ingenua. Ma anche così noi rischiamo di far schiantare la nostra macchina regionale”.
Voto favorevole all’emendamento dei Progressisti è stato annunciato per Cinque stelle da Michele Ciusa: “Serve nuovo personale in Regione e la meritocrazia è l’unica garanzia della migliore macchina amministrativa, se vogliamo essere concreti”.
Per l’on. Diego Loi (Progressisti) “è vero che gli anni hanno determinato un progressivo turn over e che la modernità impone sfide. Il nostro emendamento tiene proprio conto di questo e confuta il fatto che solo fuori dall’amministrazione ci siano professionalità importanti”.
Sempre per dichiarazione di voto il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha annunciato il sì all’emendamento 16, che “è un testo correttivo e indica la giusta strada per efficientare la Regione con la formazione e l’aggiornamento del personale, se questo è davvero il vostro obiettivo e io ne dubito. Perché questa legge è una porcheria e voi volete attribuire 60 incarichi fiduciari”.
L’Aula ha respinto l’emendamento 16 con 16 sì e 29 no.
L’on. Massimo Zedda (Progressisti) ha preso la parola sull’emendamento 17 e ha detto: “Sembra proprio che voi vogliate mettere così tanto le mani dentro la pubblica amministrazione al punto da voler tenere un piede dentro anche quando sarete fuori dalle stanze dei bottoni”. Favorevole anche l’on. Maria Laura Caddeo: “Siamo di fronte a una finta riforma e lo scrivono i sindacati dei lavoratori della Regione”.
L’on. Francesco Agus ha denunciato una pagina sponsorizzata su Facebook pagata da un assessore leghista del Comune di Cagliari e ha detto: “Oggi la priorità è uscire dalla crisi sanitaria e salvare quel poco di economia che ancora non ha collassato. Altro che sollevare il tono dello scontro nella società sarda”.
Gianfranco Satta (Progressisti) si è detto a favore dell’emendamento n. 17 e ne ha ricordato il significato e il valore: mentre il Dl 107 alimenta contrapposizioni e conflittualità gestionale. A favore anche Rossella Pinna (Pd) che ha ricordato la contrarietà al provvedimento manifestata da tutte le sigle sindacali ed ha chiesto di rendere pubblici i curricula dei consulenti e dei componenti gli staff degli uffici di gabinetto dei diversi assessorati. Alessandro Solinas (M5S) ha dichiarato il favore alla modifica avanzata dai consiglieri Progressisti ed ha affermato che in realtà l’obiettivo del Dl 107 è quello “di inibire il corretto svolgersi dell’attività amministrativa”. Laura Caddeo (Progressisti) ha annunciato il suo disco verde ed ha chiesto il ritiro del provvedimento dall’Aula insieme con l’immediata discussione della legge finanziaria: «Potremo però destinare i sei milioni stanziati per il Dl 107, per contrastare ansia e depressione da lockdown, soprattutto nei più piccoli».
Posto in votazione l’emendamento n.17 non è stato approvato (24 no e 19 sì) ed il presidente ha dichiarato decaduti gli emendamenti 8,9,14 e 15 ed ha quindi dichiarato conclusi i lavori della seduta pomeridiana. Il Consiglio è convocato, domani, giovedì 15 aprile, alle 10.00.