Anghelu Ruju e Santu Pedru sono le domus de Janas che il comune di Alghero ha propoto come siti da inserire all’interno della proposta “Arte e architettura nella Preistoria della Sardegna. Le domus de janas / Art and Architecture in the Prehistory of Sardinia. The domus de janas” fa parte ora della lista propositiva italiana della Convenzione sulla protezione del Patrimonio Mondiale trasmessa alla Rappresentanza Permanente d’Italia.
«Una grande opportunità per tutta la Sardegna, non solo per Alghero, per la promozione di un patrimonio unico – ha dichiarato il sindaco, Mario Conoci -. La promozione delle nostra autentiche opere d’arte, valori culturali universali, quali sono le Domus de Janas, è un fattore determinante dello sviluppo di un progetto di ampio respiro che amplia con straordinaria qualità anche l’offerta turistica dei territori. Le cosiddette Case dei Morti sono il punto di forza di un progetto di candidatura unico in Italia che tra le tante proposte per il riconoscimento Unesco spicca per l’unicità della preistoria della Sardegna.»
«La sfida ambiziosa è quella di un percorso di tutti i comuni dell’isola in cui l’attrattore della cultura così significativo possa incidere anche sullo sviluppo turistico della rete – ha aggiunto l’assessore Marco Di Gangi -. La proposta è altamente competitiva, e tuttavia il percorso verso il riconoscimento Unesco è uno stimolo a creare tutte le condizioni affinché questa ricchezza sia valorizzata pienamente.»
La proposta è forte, ne sono convinti la professoressa Giuseppa Tanda, Giovanni Carta, sindaco di Bonnanaro, componente del Comitato tecnico-scientifico: «Abbiamo opere d’arte che rappresentano benissimo lo spirito Unesco, le Domus de Janas costituiscono l’espressione funeraria ed artistica più rilevante del sistema culturale sviluppatosi nell’Isola tra la fine del V ed il III millennio a.C.».
Antonio Caria