Ancora un doppio impegno ravvicinato e poi calerà il sipario sulla stagione 2020/2021. L’Hermaea Olbia fa le valigie e vola a Ravenna, dove domenica, alle 17.00, se la vedrà con l’Olimpia Teodora nella quarta giornata di ritorno della Poule Salvezza. Quella in terra romagnola sarà però soltanto la prima tappa: il giorno successivo, infatti, la squadra di Giandomenico raggiungerà il Friuli, dove (alle 20) sarà attesa dal recupero con Martignacco. Di fatto l’ultima gara della stagione, considerando che nella quinta e ultima giornata le galluresi osserveranno il turno di riposo.
L’obiettivo è ovviamente chiudere in bellezza, migliorando le ultime due prestazioni contro Talmassons, concluse con un doppio 0-3: «Tornare in campo dopo la quarantena è stato bellissimo – ammette l’opposto biancoblù Piia Korhonen – dopo tutto la pallavolo è il motivo per il quale mi trovo qui, e restarne forzatamente lontana è stato duro. Certo, affrontare due settimane senza allenamenti e senza vedere le mie compagne di squadra non è stato l’ideale». La giocatrice finlandese non pensa che la doppia sfida nell’arco di 24 ore abbia influito eccessivamente sul risultato: «Quando giocavo in Finlandia era normale affrontare due partite così ravvicinate – ricorda – dunque, non si è trattato di un’esperienza nuova per me. Le difficoltà, in questi casi, non sono tanto fisiche quanto mentali, visto che non c’è il tempo di riprendersi a sufficienza. Contro Talmassons abbiamo fatto del nostro meglio, e la quarantena non può essere un alibi. Ma in un certo periodo il tuo massimo può non essere abbastanza per vincere. E’ normale nello sport».
Contro Ravenna e Martignacco, dunque, è caccia alla vittoria: «Vogliamo riscattarci, questo è certo. Sappiamo di essere forti quando siamo focalizzate sullo stesso obiettivo e giochiamo di squadra – prosegue – vogliamo ovviamente divertirci, perché sappiamo che saranno le ultime volte in cui giocheremo tutte insieme con la maglia dell’Hermaea. Daremo tutto in campo per far sì che questo strano e difficile campionato possa concludersi nel migliore dei modi».
La classe 1997 passa in rassegna, dunque, la sua stagione: «Sono rimasta sorpresa in positivo dal livello del campionato italiano e anche del club qui a Olbia – dice – il mio inizio di stagione è stato buono, poi l’infortunio e la riabilitazione non sono stati semplici da affrontare. Sto ancora cercando di tornare al livello di prima. Sommando tutto, posso dire che non si è trattato della mia miglior stagione in assoluto».
Nonostante ciò, Piia ricorderà con piacere l’annata in Sardegna: «Conserverò grande affetto per tutte le persone che mi hanno aiutata – conclude – essere l’unica straniera in squadra non è stato facile all’inizio, ma con un pochino di aiuto mi sono sentita a mio agio. Sono rimasta davvero colpita dalla bellezza di Olbia e della Sardegna, e questa è una cosa che porterò con me per sempre. Sono stata davvero bene, e spero un giorno di avere l’opportunità di tornare».
Foto di Luigi Fiori