«L’Europa è tornata: il Next Generation EU è una decisione importante con un impegno economico notevole.» Sono state alcune frasi pronunciate oggi dall’ex presidente del Consiglio e della Commissione Europea, Romano Prodi, nel corso del seminario online “European Union studies” organizzato dal gruppo Educ dell’Ateneo, coordinato da Alessandra Carucci, con la Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche, presieduta da Stefano Usai, in collaborazione con l’Università di Pécs.
«La pandemia sta cambiando il ruolo dei governi e questo influirà anche sull’Europa – ha aggiunto Romano Prodi -. Una sola parola ha bloccato l’Europa: unanimità. È sempre difficile comporre interessi differenti, ma singoli capi di stato e di governo non possono bloccare le decisioni che influiscono sulla vita di milioni di persone.»
All’incontro ha partecipato il rettore Francesco Mola: «Quando con il precedente Rettore, la professoressa Maria Del Zompo, abbiamo programmato gli eventi per i 400 anni, nessuno avrebbe potuto immaginare cosa sarebbe accaduto. Ma il mondo accademico ha saputo reagire con forza e continueremo con la stessa determinazione».
Alessandra Carucci, coordinatrice del progetto per l’Ateneo, ha illustrato i principali pilastri dell’alleanza tra i sei atenei europei e ne ha rimarcato l’importanza, mentre l’università ungherese di Pécs ha partecipato Agoston Mohay: «L’Europa si trova davanti a grandi sfide e questi seminari di studio sono importanti per approfondire la storia, gli aspetti giuridici ed economici dell’Unione Europea.»
Per Stefano Usai: «Il futuro dell’Europa è nella popolazione europea con le proprie competenze e conoscenze, quello che chiamiamo capitale sociale. Ci auguriamo di poterci incontrare a Cagliari il più presto possibile».
«La pandemia sta cambiando il ruolo dei governi e questo influirà anche sull’Europa – ha aggiunto Romano Prodi -. Una sola parola ha bloccato l’Europa: unanimità. È sempre difficile comporre interessi differenti, ma singoli capi di stato e di governo non possono bloccare le decisioni che influiscono sulla vita di milioni di persone.»
All’incontro ha partecipato il rettore Francesco Mola: «Quando con il precedente Rettore, la professoressa Maria Del Zompo, abbiamo programmato gli eventi per i 400 anni, nessuno avrebbe potuto immaginare cosa sarebbe accaduto. Ma il mondo accademico ha saputo reagire con forza e continueremo con la stessa determinazione».
Alessandra Carucci, coordinatrice del progetto per l’Ateneo, ha illustrato i principali pilastri dell’alleanza tra i sei atenei europei e ne ha rimarcato l’importanza, mentre l’università ungherese di Pécs ha partecipato Agoston Mohay: «L’Europa si trova davanti a grandi sfide e questi seminari di studio sono importanti per approfondire la storia, gli aspetti giuridici ed economici dell’Unione Europea.»
Per Stefano Usai: «Il futuro dell’Europa è nella popolazione europea con le proprie competenze e conoscenze, quello che chiamiamo capitale sociale. Ci auguriamo di poterci incontrare a Cagliari il più presto possibile».
Antonio Caria