I Circoli del Partito democratico e dei Giovani democratici di Dorgali e Calagonone sono solidali con gli artigiani, gli operatori del commercio e i lavoratori autonomi per i gravi danni e perdite subiti in questi 14 mesi di pandemia; un pensiero particolare da parte nostra anche a tutti i dipendenti, che ruotano a vario titolo intorno queste realtà.
«Sì, contiamo i mesi e giorni, perché mesi e giorni, che si inanellano uno di seguito all’altro, descrivono meglio la drammaticità e l’angoscia vissuta da tante famiglie e aziende, costrette a fare i conti con introiti mancati e con ristori inadeguati e spesso non ancora del tutto pervenuti e utenze e spese fisse che arrivano comunque e incombono inesorabili – scrivono in una nota Valentina Schirru, Lino Fancello e Giancosimo Bacchitta, rispettivamente segretaria del PD, consigliere comunale e segretario dei Giovani democratici -. Sullo sfondo si staglia a tinte evanescenti un’amministrazione regionale in ritardo ormai su tutto con un piano vaccinale che procede a rilento, incapace di gestire l’ordinario e che non è ancora in grado di rispondere alle molteplici interrogazioni del 2020 e del 2021 del Partito democratico sulla legge 48/2018 art. 7, già presente nella legge di bilancio del 2019, ma senza l’erogazione di un euro.
L’aspetto della 48 (art. 7) è strettamente legata a Dorgali, che con le due iniziative molto partecipate “Il ceto dei coraggiosi” ha contribuito all’elaborazione del testo, attraverso l’ascolto e l’interlocuzione con vari rappresentanti del settore artigiano e commerciale.»
«Il Partito democratico è sempre disponibile a proseguire la collaborazione con questo settore nevralgico dell’economia dorgalese in stretto contatto con i nostri rappresentanti regionali, affinché quanto stanziato da tale legge possa essere messo a regime, così da consentire alle nostre imprese, comprese nelle circa 70mila sarde del settore dell’artigianato, commercio e turismo, di essere sollevate dall’incubo dei contributi previdenziali nonché avere un riscontro finanziario tangibile che possa loro consentire di riaprire in sicurezza con le dotazioni stabilite per legge a seguito dell’emergenza sanitaria – concludono, Valentina Schirru, Lino Fancello e Giancosimo Bacchitta -. Sarebbe inoltre opportuno che l’amministrazione comunale valutasse l’opportunità di sospendere anche per questa stagione il tributo Cosap/Tosap, per ora infatti risulta sospeso fino a giugno 2021.»