Esporre lo stato attuale delle conoscenze sul rapporto autismo e disturbi visivi, illustrare gli aspetti normativi a livello nazionale e territoriale, evidenziare le ripercussioni in ambito diagnostico e di intervento conseguenti alle norme attuali. E ancora sottolineare gli aspetti pedagogici, educativi e scolastici, le esperienze pratiche in campo formativo e di riabilitazione alla luce delle differenze di intervento tra soggetti con disturbi dello spettro autistico e persone con cecità.
Questi e altri aspetti collegati al tema sono al centro del primo webinar di presentazione dei risultati iniziali del progetto di ricerca “Vis à Vis: autismo e disturbi visivi” in programma online su piattaforma Zoom sabato 24 aprile, dalle ore 10.30 (per partecipare e ricevere il link per l’accesso inviare mail Segreteria organizzativa IERFOP Onlus – e-mail: ierfop@ierfop.org).
All’evento coordinato da Roberto Pili, presidente di IERFOP Onlus (Istituto Europeo Ricerca Formazione ed Orientamento Professionale) e Pericle Farris, presidente APRI-Servizi Onlus di Torino (Associazione Pro Retinopatici ed Ipovedenti) con la collaborazione scientifica del gruppo di ricerca del Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia dell’Università di Cagliari, guidato da Donatella Petretto, interverranno Bachisio Zolo, Direttore della Formazione di IERFOP ed operatori professionisti del settore.
Nel corso dell’incontro presidente IERFOP Roberto Pili che aprirà la sessione di lavoro, farà un puntuale esame sullo stato dell’arte delle conoscenze e su quali linee di intervento si sviluppa l’intero progetto.
«Circa un terzo delle persone che presentano disturbi visivi gravi (ipovedenza o cecità) – precisa Roberto Pili – possono presentare anche un disturbo del neurosviluppo e tra questi quelli dello spettro autistico sono i più frequenti. In Italia ci sono circa 2 milioni di individui con disturbi visivi, 219.000 ciechi assoluti e per quel che riguarda l’età scolare, circa 4.000 studenti hanno disabilità sensoriali della vista (cecità ed ipovedenza). È prioritario poter intervenire in anticipo e con azioni di sistema che possano predisporre l’introduzione di percorsi precoci di screening così come è di primaria importanza la formazione degli operatori che operano in ambito riabilitativo e scolastico.»
A seguire Pericle Farris, presidente APRI-Servizi Onlus, farà il punto sugli aspetti normativi a livello territoriale e nazionale evidenziando in particolare le incongruenze tra regioni e la necessità di adottare politiche comuni rispetto all’organizzazione e strutturare percorsi omogenei.
Ai lavori interverranno anche i Vicepresidenti IERFOP Teodoro Rodin e Cataldo Ibba che faranno il punto su normativa e ripercussioni in ambito diagnostico e di intervento.
«L’individuo è al centro di questo progetto – evidenzia Teodoro Rodin – conoscere la relazione tra autismo e disturbi visivi serve a cambiare il modo in cui le istituzioni, pubbliche e private, e le famiglie si dividono il compito e l’onere dell’educazione, dell’istruzione, così che ciascuno possa contribuire al bene comune.»
Cataldo Ibba sottolinea che «La medicina e la scienza negli ultimi decenni, hanno raggiunto notevoli traguardi grazie alla specializzazione negli ambiti della ricerca/studio e degli operatori che intervengono con i pazienti. Il lavoro che coinvolge le nostre associazioni ha tra gli obiettivi quello di tenere uniti specializzazione e unicità della persona, mettendo in evidenza come un numero cospicuo di bambini presentino contemporaneamente due patologie in grado di compromettere la qualità di vita e di apprendimento. La strada che si sta percorrendo è un primo concreto aiuto a questi bambini e alle loro famiglie fortemente provate».
Sempre dal fronte IERFOP il Direttore della Formazione Bachisio Zolo illustrerà gli aspetti pedagogici, educativi e scolastici.
«Le tematiche relative all’autismo nei privi di vista e ipovedenti – precisa Bachisio Zolo – pur rappresentando da sempre problematiche molto gravi, talvolta trascurate e tenute in scarsa considerazione, hanno rappresentato e rappresentano un ostacolo all’istruzione e alla formazione dei disabili visivi. Solo oggi si mette a fuoco il problema e si studiano interventi mirati ad una didattica inclusiva.»
Durante la giornata, una sessione sarà dedicata alle esperienze pratiche in ambito educativo e riabilitativo con interventi a cura delle professioniste Valentina Penna e Simona Valinotti che faranno il punto sulle differenze degli interventi tra persone con disturbi dello spettro autistico e persone con il medesimo disturbo più la cecità.
Infine il gruppo di ricerca dell’Università di Cagliari farà una breve panoramica su i casi citati nella letteratura internazionale, con particolari attenzioni sulle diagnosi, il riconoscimento precoce, la necessità di sviluppare e consolidare approcci abilitativi specifici che consentano alle persone di poter sviluppare il proprio potenziale di sviluppo.