«Dopo anni di attesa, di battaglie e di non sempre facili interlocuzioni, da oggi i 5000 lavoratori Forestas avranno, finalmente, il riconoscimento del loro ruolo di lavoratori regionali. Le sigle sindacali hanno, infatti, accettato la proposta contrattuale presentata dal Coran, che sancisce il definitivo passaggio del personale dell’agenzia al Contratto collettivo regionale.»
Lo dichiara il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Dario Giagoni, che aggiunge: «Il nostro Gruppo aveva assunto con gli operatori forestali un importante impegno già ben prima della nostra elezione. Un impegno portato avanti anche con incontri e colloqui con l’allora ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, il senatore Gianmarco Centinaio, consolidato poi con l’impegno dell’assessore degli Affari generali, Personale e Riforma, Valeria Satta, volto a garantire una risoluzione definitiva in grado di dare giusta dignità lavorativa. Oggi è una giornata storica, una giornata che verrà ricordata dai lavoratori di Forestas, e rispettive famiglie, come quella in cui è stato finalmente garantito loro un contratto allineato con quello di tutti gli altri lavoratori regionali, nel rispetto delle specificità che caratterizzano il lavoro boschivo, attraverso l’introduzione di appositi istituti contrattuali, assicurando, in tal modo, una nuova serenità che nessuna amministrazione prima era riuscita a garantire.
I nodi da sciogliere, come in ogni importante vertenza, sono stati diversi ma alla fine la ferma volontà politica espressa dal Presidente Solinas, dalla Giunta e dello stesso Consiglio regionale hanno portato alla giusta conclusione che tutti attendevano».
«Ora – conclude Dario Giagoni – ci si potrà concentrare con l’impegno consueto su altre vertenze altrettanto fondamentali, quali quelle correlate al personale ex ESAF oggi in Abbanoa ed il personale ex Aras, che attende una collocazione definitiva nei ruoli dell’Agenzia Laore, con dalla nostra la consapevolezza che la politica del buon senso e del fare non mancherà mai nei tavoli ove è presente la Lega.»
Antonio Caria