«Quello della Regione è un comportamento inspiegabile ed al contempo imbarazzante che denota una palese contraddizione tra quanto viene proclamato mezzo stampa ed il reale interesse di questa Giunta nel voler trovare un accordo definitivo con la Borgosesia Spa, proprietaria esclusiva del 50% del promontorio di Punta Giglio e comproprietaria della restante metà con la Regione Sardegna. La realtà dei fatti è che la collettività, a breve, potrebbe non fruire più di un bene di inestimabile valore come Punta Giglio, un luogo speciale, amato sia dagli algheresi che dai numerosi visitatori. Questo, tradotto, significa anche dare una minor offerta turistica.»
Sono le parole pronunciate dalla deputata algherese del Movimento Cinque Stelle, Paola Deiana, che aggiunge: «Parliamoci chiaro: se non si trova un accordo si rischia che la Borgosesia Spa, società con incremento di 9,4 milioni nel 2020, a fronte dei 7,3 del 2019 (+29%), metta sul mercato internazionale i terreni di sua proprietà (oltre al 75% di Punta Giglio, 300 ettari nel cuore del Parco) a un costo assolutamente ragionevole. Questo per dire che, come ribadito anche oggi dal proprio rappresentante Antonio Pala, da parte della società non c’è alcun intento speculativo. Inoltre, l’amministratore delegato Davide Schiffer ha da sempre dichiarato di non voler privare la comunità di un bene inestimabile dal punto di vista ambientale e turistico. Il filo di dialogo, infatti, è sempre aperto. Ma se il comportamento della Regione continua ad essere inconcludente, si rischia che Punta Giglio vada in mano ad altri privati, magari non così magnanimi. Pensiamo che, finora, quando abbiamo deciso di fare una passeggiata nel cuore del Parco lo abbiamo fatto entrando e parcheggiando l’auto in una proprietà privata. La Borgosesia ha tutto il diritto di chiudere ed interdire il passaggio, considerato oltretutto che ogni responsabilità, qualora dovesse succedere qualcosa, è della stessa società».
«La Regione deve cogliere questa opportunità – conclude Paola Deiana -. Apra il dialogo, non privi i cittadini, non solo algheresi, di un bene così tanto prezioso.»
Sono le parole pronunciate dalla deputata algherese del Movimento Cinque Stelle, Paola Deiana, che aggiunge: «Parliamoci chiaro: se non si trova un accordo si rischia che la Borgosesia Spa, società con incremento di 9,4 milioni nel 2020, a fronte dei 7,3 del 2019 (+29%), metta sul mercato internazionale i terreni di sua proprietà (oltre al 75% di Punta Giglio, 300 ettari nel cuore del Parco) a un costo assolutamente ragionevole. Questo per dire che, come ribadito anche oggi dal proprio rappresentante Antonio Pala, da parte della società non c’è alcun intento speculativo. Inoltre, l’amministratore delegato Davide Schiffer ha da sempre dichiarato di non voler privare la comunità di un bene inestimabile dal punto di vista ambientale e turistico. Il filo di dialogo, infatti, è sempre aperto. Ma se il comportamento della Regione continua ad essere inconcludente, si rischia che Punta Giglio vada in mano ad altri privati, magari non così magnanimi. Pensiamo che, finora, quando abbiamo deciso di fare una passeggiata nel cuore del Parco lo abbiamo fatto entrando e parcheggiando l’auto in una proprietà privata. La Borgosesia ha tutto il diritto di chiudere ed interdire il passaggio, considerato oltretutto che ogni responsabilità, qualora dovesse succedere qualcosa, è della stessa società».
«La Regione deve cogliere questa opportunità – conclude Paola Deiana -. Apra il dialogo, non privi i cittadini, non solo algheresi, di un bene così tanto prezioso.»
Antonio Caria