Con il primo tavolo tecnico convocato dalla Regione per il 7 maggio prende il via la fase di concertazione con le amministrazioni locali sul Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino che collegherà la Campania alla Sicilia e alla Sardegna.
Al tavolo parteciperanno, oltre a Regione e Terna, tutte le parti interessate all’opera: il Ministero della Cultura, la Città Metropolitana di Cagliari, i comuni di Selargius, Settimo San Pietro, Quartucciu, Sinnai, Maracalagonis, Quartu Sant’Elena, l’Agenzia del Demanio dello Stato, l’Arpa Sardegna, Legambiente, la Lipu, il WWF, Italia Nostra, Confagricoltura e Coldiretti.
Con questo primo atto entra quindi nel vivo una fase fondamentale per l’iter di condivisione del progetto col territorio, utile per l’avvio dell’istanza autorizzativa al Ministero della Transizione Ecologica, durante la quale Terna sottoporrà le ipotesi di tracciato del cavo e la localizzazione prevista per le stazioni elettriche alle istituzioni locali e ne analizzerà le osservazioni e valuterà le proposte di eventuale ottimizzazione progettuale. Il progetto così concertato verrà poi condiviso nella fase di consultazione pubblica con tutti i cittadini interessati.
In particolar modo, il presidente Christian Solinas ha apprezzato che il progetto del TL sia in linea con la richiesta fatta a Terna di prestare particolare attenzione al paesaggio, progettando, ovunque possibile ed opportuno, i nuovi elettrodotti interamente interrati.
Il Tyrrhenian Link, per il quale Terna investirà circa 3,7 miliardi di euro coinvolgendo nella realizzazione dell’opera circa 250 imprese, anche locali, è un’opera strategica per la Sardegna e per tutto il sistema elettrico italiano. Il suo completamento, infatti, rappresenta un passaggio determinante per la dismissione delle centrali più inquinanti presenti nell’isola contribuendo alla sua decarbonizzazione e alla transizione ecologica. Inoltre, la nuova opera contribuirà a una maggiore integrazione tra le diverse zone di mercato e a un più efficace utilizzo dei flussi di energia proveniente da fonti rinnovabili, in costante aumento, garantendo un miglioramento dell’affidabilità della rete e dell’intero sistema elettrico.
Il nuovo collegamento è un progetto all’avanguardia che prevede la realizzazione di due linee elettriche sottomarine (una dalla Sardegna alla Sicilia e una dalla Campania alla Sicilia) per un totale di 950 km di collegamento a 1.000 MW in corrente continua.