Giovani musicisti crescono. L’associazione Piacenza Jazz Club è convinta da sempre che offrire occasioni di scambio e di confronto ai giovani talenti musicali sia un’occasione assai preziosa di crescita e di messa a fuoco delle proprie potenzialità sotto diversi punti di vista, pregi e difetti. Risulta tanto più importante in questo momento in cui, si spera ancora per poco, mancano le occasioni di suonare dal vivo.
In virtù di questa volontà di aiutare i più giovani a farsi strada nel mondo della musica, è ormai il diciottesimo anno consecutivo che l’associazione organizza il “Concorso Nazionale Chicco Bettinardi per Giovani Talenti del Jazz Italiano”, abbinato al Piacenza Jazz Fest, grazie al sostegno sempre presente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che ne consente il concreto svolgimento, e di Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy.
Dopo la prima, dedicata ai cantanti, la seconda finale di sabato 8 maggio presso il Milestone Jazz Club è focalizzata sui solisti. Anche in questo caso i cinque finalisti si esibirannoesclusivamente di fronte a una giuria di eccellenze del Jazz nostrano oltre che di esperti della musica afro-americana, ma sarà, comunque possibile seguire l’evento in streaming collegandosi alle ore 17.30 sulla pagina Facebook del Piacenza Jazz Fest.
I cinque giovani finalisti porteranno tre brani ciascuno accompagnati sul palco da una ritmica d’eccezione, che prenderà parte anche alla Giuria: Roberto Cipelli al pianoforte, Attilio Zanchi al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria. La giuria, che a fine serata decreterà il primo ed il secondo classificato, è completata dal presidente, maestro Giuseppe Parmigiani, saxofonista, compositore e arrangiatore, da Fabio Bianchi del quotidiano “Libertà”, dal critico musicale Giancarlo Spezia, dal direttore della rivista “Musica Jazz” Luca Conti e dal pianista Giuseppe “Jody” Borea, esperto di musica afroamericana.
Sarà come sempre arduo il verdetto della giuria che, nonostante il livello sempre molto alto delle esibizioni, si dovrà pronunciare decretando un vincitore, a cui andrà un assegno del valore di 1.200 euro oltre all’ingaggio al Piacenza Jazz Fest dell’anno successivo, e un secondo classificato a cui andrà un assegno del valore di 600 euro.
Arriva da Paderno Dugnano, in provincia di Milano, il pianista Diego Albini. Studia pianoforte jazz, prima con Mirko Puglisi, poi con Antonio Zambrini e ha all’attivo alcune clinics a Umbria Jazz con gli insegnanti della Berklee, una masterclass con Dave Liebman in improvvisazione e da diversi anni è band leader in diverse formazioni in duo, trio o quartetto.
Originario di Roma invece è il saxofonista Vittorio Cuculo con un lungo curriculum alle spalle nonostante la giovane età, che vanta ottimi risultati presso seminari di Nuoro Jazz e di Otranto Jazz, oltre a numerose borse di studio, tra cui una prestigiosa che l’ha portato al “Berklee college of Music” di Boston.
Il terzo finalista si chiama Aldo Di Caterino di Bitritto, in provincia di Bari. È un flautista ed anche un po’ incantatore per via di quella profondità che caratterizza i suoi passaggi, in particolare quando affronta il repertorio della bossa-nova con levità e rigore.
Da Udine arriva il chitarrista Filippo Ieraci, diplomato a pieni voti al Conservatorio di Udine.
Studia con Glauco Venier e Michele Corcella. Il primo palco che lo vede protagonista è proprio quello di Udine Jazz. Partecipa negli anni a varie masterclass, tra cui fondamentali sono quelle con Steve Swallow e con Mark Ribot.
L’ultimo finalista della sezione solisti è il saxofonista Elias Lapia, di Siniscola, in provincia di Nuoro. I suoi numi tutelari sono prima Tino Tracanna e in seguito Emanuele Cisi. Porta il suono del suo strumento in buona parte d’Europa per perfezionarlo, a Parigi prima e poi in Olanda. Ha all’attivo alcune formazioni con cui si è esibito sul palco di importantissimi club internazionali.