Sono numeri drammatici quelli sull’occupazione giovanile nell’Isola emersi dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna.Nel 2020, infatti, sono andati perduti 11mila 777 posti di lavoro giovane, con un decremento degli occupati, rispetto al 2019, del 9,1% contro una media nazionale del -5,1%, dato che pone la Sardegna al terzultimo posto in Italia per le assunzioni giovani.
«C’è bisogno urgente di misure urgenti per rilanciare l’occupazione, in particolare quella giovanile, e investimenti sulla formazione e sulle competenze dei lavoratori – hanno dichiarato Antonio Matzutzi e Daniele Serra, presidente e segretario di Confartigianato Imprese Sardegna – per contribuire a costruire un futuro di lavoro per le nuove generazioni.»
Al contrario delle assunzioni tradizionali, l’anno appena concluso ha invece visto un incremento delle assunzioni giovanili attraverso il contratto di apprendistato, strumento che nell’Isola ha fatto segnare un +179 posizioni rispetto all’anno precedente. Nel 2020, alla fine del periodo formativo, le trasformazioni in posizioni stabili di questo rapporto di lavoro sono salite del 9% rispetto al 2019.
«E’ proprio dall’apprendistato che passa la ripresa dell’occupazione giovanile – sottolineano presidente e segretario di Confartigianato Sardegna – strumento, quello dell’apprendistato, che si conferma il contratto a causa mista più adatto a soddisfare le esigenze formative dell’artigianato e delle piccole imprese e a preparare i giovani ad entrare in un mercato del lavoro che richiede competenze tecniche evolute imposte dalla rivoluzione digitale.»
Per Confartigianato Sardegna, un passo fondamentale, nell’occupazione giovanile, è quello «di favorire la trasmissione d’impresa per non disperdere il patrimonio economico e di competenze professionali consolidato nelle aziende che hanno molti anni di attività alle spalle. Il passaggio generazionale nelle aziende rappresenta un grande valore economico e di cultura produttiva che deve essere preservato e rilanciato dai giovani, sostenendo e facilitando il passaggio di testimone a chi, erede del titolare o dipendente, vuole rilevare l’impresa».
Antonio Caria