«Oltre un milione 950 mila euro spesi dall’Assessorato ai Lavori Pubblici per la predisposizione di progetti di mitigazione del rischio idrogeologico, in indagini di settore e costose consulenze. Tuttavia, ancora oggi la città di Olbia non è stata messa in sicurezza. È terminato così, con un nulla di fatto e un enorme spreco di risorse pubbliche, l’iter per la messa in sicurezza della città colpita dal ciclone Cleopatra sette anni e mezzo fa. Da quando il 31 dicembre scorso la Giunta, riunita in videoconferenza, ha bocciato l’unico Piano di mitigazione del rischio idrogeologico per la città, recependo il parere negativo ricevuto dallo Svi (il Servizio di valutazione impatti ambientale) non è stato fatto nessun passo avanti. Il Piano già finanziato e ad un passo dalla pubblicazione del bando per la concessione dei lavori è stato affossato con motivazioni pretestuose. Anche la magistratura ha deciso di vederci chiaro aprendo un fascicolo d’inchiesta. Purtroppo, i giochi politici hanno sinora avuto la meglio, mentre gli olbiesi dovranno rinunciare alla sicurezza per chissà quanto tempo ancora.»
Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Roberto Li Gioi, che aggiunge: «Per questo ho presentato un’interrogazione per chiedere al Presidente Solinas e all’assessore ai Lavori pubblici, Aldo Salaris, se non ritengano opportuno, date le ingenti risorse spese sinora, apportare al progetto già sottoposto a Via e già finanziato con 151 milioni di euro dal Governo, tutte le modifiche e le integrazioni necessarie per superare le criticità evidenziate nella delibera di Giunta che ne ha impedito la realizzazione».
«Ricordo, infine – conclude Roberto Li Gioi -. che lo scorso 11 febbraio il Consiglio regionale ha approvato la legge che introduce il Paur, uno strumento che consente lo snellimento e la velocizzazione del procedimento di valutazione di impatto ambientale regionale. Una legge che consentirebbe di superare facilmente le motivazioni assurde con le quali lo scorso dicembre il Piano di mitigazione del rischio idrogeologico è stato “bocciato”, ma, soprattutto, di poterlo ripresentare in tempi brevi all’Assessorato all’Ambiente per la procedura di Via con i correttivi che si riterranno opportuni. I cittadini olbiesi attendono da troppo tempo la messa in sicurezza del loro territorio, non possiamo accettare che, affossato un Piano, chi di dovere non abbia ancora iniziato a lavorare concretamente per approntare una alternativa valida.»
Antonio Caria