Riaprono anche i siti culturali dei 18 comuni dell’Unione della Marmilla. Ingresso libero a Su Nuraxi di Barumini dopo gli ultimi restauri, che consentiranno una migliore fruizione dell’area archeologica, nel polo museale di Casa Zapara e nel centro culturale “Giovanni Lilliu”. Porte riaperte al museo e al sito “Su Mulinu” di Villanovafranca con uno dei rari esempi di altare votivo presente dentro un nuraghe.
Ancora da ieri sono ritornati i visitatori nel museo del territorio “Giovanni Pusceddu” del Consorzio turistico “Sa Corona Arrubia” con i diorami sugli ambienti della Marmilla, sezioni su fauna e botanica, biblioteca storica e sale delle grandi mostre con l’esposizione ancora visitabile sulla fotografia “L’anima rubata”.
Riapre a Villanovaforru il parco archeologico e il museo “Genna Maria”, così come a Sanluri sono nuovamente consentite le visite consentite al castello e, sabato e domenica, la possibilità di un biglietto unico per ammirare anche il museo del pane, a fianco del palazzo municipale, a Gesturi il museo della Giara, che racconta gli straordinari tesori ambientali e faunistici dell’altopiano dei cavallini con tante attività didattiche per i ragazzi.
Porte nuovamente aperte anche al museo multimediale del Regno d’Arborea a Las Plassas con un nuovo murale sulla parete esterna e tanti laboratori interessanti per gli studenti e a Tuili saranno visitabili su appuntamento il museo dell’olio e degli strumenti musicali sardi nella Villa Asquer.
A Siddi visite solo su appuntamento con prenotazione almeno due giorni prima nel museo delle tradizioni agroalimentari “Casa Steri”. Per gruppi e laboratori occorre invece prenotare almeno cinque giorni prima.
Antonio Caria