Al Cus non riesce l’impresa dopo 40 minuti tra luci e ombre. Alla fine a festeggiare è Bolzano che si porta a casa gara tre del turno play out (44-46) e strappa al PalaCus la salvezza. Per le cagliaritane servirà ancora un ultimo sforzo nella prossima serie contro Livorno per cercare di strappare il pass per restare anche l’anno prossimo in serie A2.
Orfane del capitano Erika Striulli, Ko per l’infortunio al ginocchio, per il Cus l’avvio di gara è shock. Le ragazze guidate da coach Xaxa non entrano in campo con il piglio giusto e ne approfitta subito Bolzano per piazzare i suoi parziali devastanti che valgono il 10-2, prima, e il 7-15 alla chiusura del primo quarto, quasi tutto di marca ospite con le universitarie in difficoltà a tiro e a rimbalzo. Il trend non cambia nemmeno nel secondo mini tempo, con le ospiti a prendere il sopravvento grazie soprattutto alla precisione da tre punti con percentuali in rialzo che portano fino al +15 le ospiti. Ma il Cus non ci sta e prova, ancora un po’ frastornato dopo la rottura prolungata a canestro, a piazzare due mini break che portano le cagliaritane a un parziale recupero per chiudere la prima frazione sotto di nove punti (21-30)
Nella ripresa l’andamento non sembra cambiare con le ospiti ad arrivare sino al +18 (massimo vantaggio in gara) grazie all’ottima prova di Chiabotto (miglior realizzatrice con 17 punti totali) e soprattutto Kuijt (12 punti totali e regia perfetta) per terminare sopra di tredici lunghezze all’ultimo giro (28-41) ma con un Cus in piccola ripresa. E proprio nell’ultimo quarto, con lo spettro della sconfitta ormai alle spalle, le padrone di casa trovano le energie per iniziare una cavalcata da urlo e un recupero di grande livello. Trascinate dall’ottima partita di Ana Ljubenovic (16 punti a referto) e dalle incursioni di Prosperi (11 punti a fine gara) il Cus sfiora il miracolo sportivo arrivando a pochi secondi dalla sirena di fine gara sotto di sole due sole lunghezze, dopo aver ricucito lo strappo. Ma il Cus si ferma all’ultimo centimetro, quello che strappa Bolzano per portarsi a casa la salvezza 44-46.
Alla fine nulla è perduto, per il Cus ci sarà l’opportunità di resterà ancora inserire A2. A dividere le cagliaritane dalla gioia è la serie decisiva da giocare contro Livorno.
«C’è il rammarico per non essere partiti bene ma c’è la consapevolezza che quando abbiamo iniziato ad avere più energia e consapevolezza abbiamo fatto un recupero straordinario che non è facile in un play out – dice a fine match l’allenatore del Cus, Federico Xaxa – queste comunque non sono partite semplici anche perché il livello era molto alto e Bolzano lo ha dimostrato. In più non abbiamo avuto nemmeno fortuna visti gli infortuni di Striulli e, oggi Madeddu, ma non molleremo le ragazze sono straordinarie e non mollano mai. Sento una grande empatia con il gruppo e la cosa è reciproca.»
Ora serve ricaricare le energie per Livorno. «Sarà una serie molto dura perché arriveremo a corto di energie giocando ogni tre giorni – conclude Federico Xaxa – ma l’aspetto mentale e di condivisione del progetto salvezza può portarci all’obiettivo.»
Cus Cagliari – Acciaierie Valbruna Bolzano 44 a 46
Cus Cagliari: Niola 3, Prosperi 11, Ljubenovic 16, Zavalloni 5, Saias 9, Sorbellini 0, Petrova 0, Madeddu 0, Puggioni 0, Caldaro 0, Martis n.e., Striulli n.e. Allenatore: Xaxa.
Acciaierie Valbruna Bolzano: Kuijt 12, Chabotto 17, Garaffoni 2, Villarini 4, Bonvecchio 2, Hafner D. 4, Fabbricini 0, Marcello 0, Luppi 0, M. Hafner n.e. Allenatore: Pezzi.
Parziali: 7-15; 21-30; 28-41.
Arbitri: Bernardo e Marcelli.