La capogruppo del M5S Desirè Manca ha presentato un’interpellanza, con la quale chiede l’intervento della Regione a tutela dei lavoratori delle mense ospedaliere.
«Non ricevono lo stipendio da mesi, eppure, con grande senso del dovere ed umanità continuano quotidianamente a preparare i pasti per degenti e personale degli ospedali di Alghero, Ittiri, Ozieri, Thiesi e diverse RSA, garantendo così un indispensabile servizio agli ammalati in questo drammatico momento di emergenza sanitaria. Oltre che vergognosa e inaccettabile, sembra incredibile la situazione in cui sono costretti ad operare i lavoratori impiegati nei servizi di ristorazione per le strutture sanitarie alle dipendenze del Raggruppamento temporaneo di Imprese (RTI) che ha in essere un contratto con l’ATS Sardegna; composto dalle ditte ELIOR Ristorazione S.p.A., Catering PIÙ s.r.l. e la Cocktail Service S.r.l.. Quest’ultima ditta, in particolare – spiega la capogruppo del M5S Desirè Manca – risulta essere in grave ritardo nel versamento degli emolumenti ai dipendenti, come già denunciato dai sindacati attraverso una nota il 30 gennaio scorso, in cui si poneva inoltre l’accento sul mancato rispetto degli orari di lavoro, sui carichi spesso eccessivi e sui disagi creati dai mezzi di trasporto in dotazione, insufficienti e mal funzionanti.»
«La Cocktail Service S.r.l. – aggiunge la capogruppo del M5S – ha omesso la corresponsione in favore dei lavoratori della mensilità di dicembre 2019, della tredicesima mensilità 2019, della mensilità di febbraio 2020 e di circa mille euro di TFR. La Regione si impegni ad avviare nell’immediato tutte le azioni utili a sanare la situazione retributiva di questi lavoratori. Come possiamo continuare a definirli eroi – conclude Desirè Manca – se non siamo in grado di garantire loro nemmeno un diritto inviolabile come quello alla retribuzione? Siamo al paradosso. La Regione faccia in modo che questi lavoratori possano continuare a prestare il loro servizio a garanzia degli ammalati con dignità e senza ulteriori gravose ripercussioni economiche.»