«La Regione, rivedendo il prezzario, si prepara a dotarsi di uno strumento che risponde all’evoluzione del mercato, oltre che agli adeguamenti normativi, alle nuove tecnologie e ai nuovi materiali, per esempio quelli sostenibili, e che vuole essere un valido strumento a sostegno dell’attività del comparto edile e della rete delle professioni. È in quest’ottica che sono riprese le interlocuzioni con tutti i soggetti in un’ottica di condivisione, dialogo e confronto.»
Si è espresso così l’assessore dei Lavori pubblici, Aldo Salaris, sulla ripresa del tavolo tecnico che avrà il compito di rivedere il prezzario regionale e che si riunirà nuovamente a breve fino ad arrivare a un aggiornamento complessivo che porterà all’adozione del nuovo strumento che, sulla base delle dinamiche a cui sono soggetti i prezzi nel settore dell’edilizia e dell’impiantistica, permette di conoscere i costi delle opere pubbliche. Nel corso della riunione tecnica che si è tenuta in settimana si è aperta la discussione sulle richieste avanzate, in particolar modo sul costo della manodopera (l’esame verrà completato la prossima settimana), e sono stati fatti i primi passi in avanti verso un aggiornamento complessivo, con l’introduzione di nuove voci.
Il tavolo tecnico, aggiornato a mercoledì 26, è composto dai rappresentanti delle imprese, dai sindacati, dai professionisti, dall’Università e dagli enti appaltanti, ovvero di tutti i soggetti che gravitano attorno al mondo delle costruzioni. Il prezzario regionale è quello strumento di riferimento per la quantificazione preventiva, la progettazione e la realizzazione delle opere pubbliche, necessario alle imprese di settore e ai professionisti per la quantificazione definitiva del limite di spesa dell’opera da realizzare; per l’elaborazione dei capitolati; per la definizione degli importi a base di appalto; per le valutazioni in ordine all’anomalia delle offerte.