Il disagio della sanità nuorese è sbarcato questa mattina in Consiglio regionale, dove la conferenza territoriale socio sanitaria, guidata dalla sindaca di Birori, Silvia Cadeddu, ha portato all’attenzione della Sesta commissione (presieduta da Domenico Gallus, Udc)e dell’assessore Mario Nieddu, la difficile situazione dell’ospedale San Francesco di Nuoro e più in generale la crisi della sanità territoriale e dell’intero sistema dei servizi per la salute nell’intera provincia. La carenza di personale, la “fuga” dei medici, la mancanza di infermieri, le incertezze nelle forniture e le lacune nelle attrezzature e nelle strumentazioni sono stati i cahiers de doleances dei sindaci e degli amministratori che hanno reclamato misure straordinarie per fare fronte alle problematiche che penalizzano la sanità nuorese.
«All’ospedale San Francesco – ha attaccato il primo cittadino di Nuoro, Andrea Soddu – 25 direzioni sanitarie risultano scoperte e mancano infermieri e Oss ma nonostante tutto ritengo che con uno sforzo unitario sia ancora possibile rilanciare la ricerca e risollevare le sorti del nostro sistema sanitario che già in passato ha dimostrato di saper reagire alle crisi e ai disagi.»
Non sono mancati i riferimenti alla gestione della pandemia da Covid («il servizio di igiene pubblica è andato in tilt e tutti abbiamo il ricordo delle ambulanze in fila al pronto soccorso», ha dichiarato il primo cittadino di Silanus, Gian Pietro Arca) e alcune sottolineature critiche riferite all’organizzazione della campagna vaccinale («a Macomer aspettiamo di sapere se e quando arriveranno 1.200 dosi per il richiamo Pfizer», ha detto il sindaco di Dualchi, Ignazio Piras) ma la sostanza delle argomentazioni si è incentrata sul declino della sanità nuorese, sul ridimensionamento del ruolo e delle funzioni dei suoi ospedali, a cui ha fatto seguito la volontà dei medici e del personale qualificato di preferire altre sedi di lavoro ad incominciare da quelle di Cagliari e Sassari.
«Fermare la fuga dei professionisti – ha proposto il sindaco di Orani, Antonio Fadda – anche con l’introduzione di incentivi per chi sceglie Nuoro e le strutture della provincia.»
«La carenza del personale è tale – ha fatto eco l’assessora di Siniscola, Angela Bulla – che alcuni servizi dei distretti sono a rischio chiusura per i pensionamenti».
Il consigliere regionale, Giuseppe Talanas (Fi), si è detto pronto a lavorare per un provvedimento legislativo in grado di assicurare incentivi ai medici e agli infermieri che scelgano di stare e Nuoro: «Perché è chiaro a tutti che il problema della sanità nuorese c’è e va affrontato con tutti gli strumenti utili a trovare le migliori soluzioni».
Alla battaglia unitaria e condivisa, ha fatto riferimento il consigliere della Lega, Pierluigi Saiu, che ha escluso battaglie di campanile ma ha riaffermato l’urgenza «di risposte da parte dell’Ats» e di un puntuale monitoraggio della situazione così da poter dimostrare «la reale distanza che separa la sanità nuorese dalle altre realtà dell’Isola, perché la questione nuorese è differente da tutte le altre». L’impegno per un incontro operativo da tenersi entro i primi di giugno «insieme anche con i veritici dell’Ats» è stata la richiesta del capogruppo Psd’Az, Franco Mula, mentre il suo omologo di Leu, Daniele Cocco, ha sottolineato i disagi e le carenze delle strutture nuoresi per riaffermare che «nessuno può negare che a Nuoro sia in atto una vera e propria una sperequazione nel trattamento».
L’impegno della Giunta per risolvere «la non facile situazione di Nuoro» è stato declinato dall’assessore della Sanità, Mario Nieddu, che nel corso del suo intervento ha sintetizzato azioni e proposte dell’esecutivo per «fare fronte a quello che è il problema vero: la carenza dei medici specialistici». L’assessore ha evidenziato il differente compito dell’Ats («competono all’azienda della Salute gli aspetti gestionali e anche quelli riferiti agli acquisti») e la volontà di procedere con i concorsi (ortopedia, cardiologia, anestesisti): «Abbiamo dato seguito a 63 bandi, 127 selezioni, facciamo scorrere le graduatorie ma il punto è che siamo in un tempo nel quale gli idonei non sono sufficienti a coprire i posti disponibili con ovvie conseguenze anche per la scelta delle sedi di lavoro».
«Non abbiamo fatto mancare le risorse – si è difeso l’assessore – ed abbiamo garantito importanti investimenti in tecnologia e ricerca, come dimostra il centro di formazione per la robotica del San Francesco». In coda all’intervento l’annuncio che riaccende la speranza: «L’investimento su chirurgia vascolare per la cosiddetta sala ibrida e l’arrivo a Nuoro di due medici neurologi».