«Secondo i dati emersi da un primo censimento e resi noti dal Centro studi dell’agenzia di comunicazione ComMar, la Regione Sardegna si posiziona al terzo posto per numero di società controllate. Posizione condivisa con l’Emilia Romagna, mentre sul gradino più alto del podio troviamo la Liguria con 24 società controllate, seguita dal Piemonte con 21. Numeri che devono farci riflettere, Penso a cosa accadrà nella nostra isola quando il governo regionale porterà in aula il disegno di legge 101, già depositato.»
A dirlo è Desirè Manca, consigliera regionale del M5S.
«Dopo la famigerata legge 107, un’altra legge-capestro si appresta ad essere discussa dal Consiglio regionale sardo: un disegno di legge che, sotto mentite spoglie, ci viene presentato come necessario alla semplificazione, razionalizzazione e distinzione delle funzioni di direzione politica e direzione amministrativa, ma che, di fatto porterà al superamento della figura dell’amministratore unico nelle società partecipate, per sostituirlo con il Consiglio di Amministrazione – aggiunge Desirè Manca -, In sintesi: il Consiglio regionale è nuovamente e vergognosamente pronto a portare in Aula una nuova legge che punta alla moltiplicazione delle posizioni di vertice. Nuove seggiole che andranno a sommarsi alle decine già approvate la scorsa settimana. I Cda saranno ovviamente composti da un numero di membri che andrà da 3 a 5. Ma le posizioni saranno molte di più, se consideriamo che verranno nominati i Collegi sindacali, gli organismi di vigilanza e quelli di revisione.»
«Quante saranno in tutto le nomine già sulla rampa di lancio tra poltrone, seggiole e panche? Insomma, quanti posti a sedere nel nuovo banchetto che si profila all’orizzonte? Io un’idea me la sono fatta», conclude Desirè Manca.