«Registriamo con amarezza che sull’isola dell’Asinara prosegue l’emergenza idrica, e a ridosso dell’inizio della stagione estiva. Si tratta di una situazione grave e forse è arrivato il momento di fare chiarezza: il comune di Porto Torres non ha competenza sul servizio idrico nell’isola. Nonostante questo, il nostro ente negli ultimi anni è sempre intervenuto per gestire le emergenze che si creavano di volta in volta. Come capita spesso, un intervento straordinario è diventato ordinario. Ci stiamo rendendo conto che forse è stato un errore, perché in questo modo il problema non è stato affrontato alla radice da tutti i soggetti che ne avrebbero avuto la responsabilità.»
Lo dichiara il sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas, che aggiunge: «La situazione di estrema precarietà sta diventando sempre più insostenibile per i disservizi che sta provocando. Ma è del tutto evidente l’impossibilità da parte del Comune di continuare a sopperire con propri mezzi: dal 2015 ad oggi la spesa sostenuta per supportare i servizi di fornitura idrica, autospurgo, presidio medico ammonta complessivamente a circa 900mila euro.»
A detta del primo cittadino: «Il comune di Porto Torres ha sostenuto questi maggiori sforzi finanziari, esclusivamente nel primario interesse pubblico di garantire la tutela del territorio e dell’ambiente. Ma è doveroso che tutti i soggetti istituzionalmente coinvolti si facciano carico di questa spesa, ciascuno per la quota di competenza (Conservatoria delle Coste e concessionari degli immobili gestiti dalla medesima, Ente Parco, enti e agenzie strumentali della regione che operano a vario titolo nel territorio dell’isola, ministeri vari)».
«Un discorso a parte – conclude Massimo Mulas – merita Abbanoa che non prende una posizione certa rispetto alle sue prerogative e competenze. Questo inspiegabile ritardo nella presa in carico della rete allontana il momento in cui l’Asinara potrà definitivamente essere valorizzata come merita.»
Lo dichiara il sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas, che aggiunge: «La situazione di estrema precarietà sta diventando sempre più insostenibile per i disservizi che sta provocando. Ma è del tutto evidente l’impossibilità da parte del Comune di continuare a sopperire con propri mezzi: dal 2015 ad oggi la spesa sostenuta per supportare i servizi di fornitura idrica, autospurgo, presidio medico ammonta complessivamente a circa 900mila euro.»
A detta del primo cittadino: «Il comune di Porto Torres ha sostenuto questi maggiori sforzi finanziari, esclusivamente nel primario interesse pubblico di garantire la tutela del territorio e dell’ambiente. Ma è doveroso che tutti i soggetti istituzionalmente coinvolti si facciano carico di questa spesa, ciascuno per la quota di competenza (Conservatoria delle Coste e concessionari degli immobili gestiti dalla medesima, Ente Parco, enti e agenzie strumentali della regione che operano a vario titolo nel territorio dell’isola, ministeri vari)».
«Un discorso a parte – conclude Massimo Mulas – merita Abbanoa che non prende una posizione certa rispetto alle sue prerogative e competenze. Questo inspiegabile ritardo nella presa in carico della rete allontana il momento in cui l’Asinara potrà definitivamente essere valorizzata come merita.»
Antonio Caria