«Era l’aprile del 2015, con fondi “Jessica” della BEI, la Banca Europea degli Investimenti, attraverso il Banco di Sardegna, si è finanziata la prima tranche di lavori per il restauro del Palazzo Civico di via Columbano per complessivi 600mila euro, a cui si sono successivamente aggiunte risorse da Bilancio, per arrivare al milione di euro attuale. Il progetto aveva ed ha l’obiettivo di offrire alla città e al Centro Storico un ritrovato luogo della collettività, la casa degli algheresi, un servizio fondamentale inserito nel contesto della città vecchia dove tornerà a svolgere le funzioni di fulcro della vita sociale ed in linea con il trasferimento al centro degli uffici del sindaco, della cultura, del turismo, dell’infopoint, del protocollo, del personale e dell’avvocatura comunale, delle finanze e dei servizi sociali.»
Lo si legge in una nota dei consiglieri comunali del centrosinistra Gabriella Esposito, Raimondo Cacciotto, Mimmo Pirisi, Valdo Di Nolfo, Ornella Piras, Pietro Sartore e Mario Bruno che aggiungono: «Di fronte alla piazza Civica di Alghero, in origine denominata “Plaça Real” o anche “Plaça del Pou Vell”, ossia piazza del pozzo vecchio, cuore pulsante della città, il Palazzo Civico, il cui nucleo originario risale al XV secolo, poi ricostruito nella seconda metà del settecento, il comune si riprende il ruolo di punto di riferimento del centro storico algherese. L’edificio, sulla base dell’idea e dei finanziamenti della Giunta Bruno, sarà al centro di una profonda riqualificazione che prevede in primo luogo l’abbattimento delle barriere architettoniche, una nuova disposizione degli spazi, la ricostruzione della scala del piano terra di collegamento centrale a tutti i piani, risanamenti delle murature, adeguamento dell’impianto elettrico e di condizionamento, manutenzione straordinaria della copertura».
«È previsto – concludono i consiglieri del centrosinistra – il posizionamento di un ascensore esterno, nel cortile interno principale, che dal piano terra porterà al primo e al secondo piano. Si prevede l’utilizzo di un ascensore in vetro e acciaio, di dimensioni compatibili con le esigenze delle persone con disabilità, con piattaforme di collegamento tra l’ascensore ed il corpo di fabbrica. Peccato invece per la perdita del finanziamento di 500.000 euro, destinati alla realizzazione della “Casa delle arti” sul modello di Antonio Marras, nella sala interna dell’ex Circolo dei Marinai congiunta all’ex circolo combattenti e reduci, con ingresso in via Minerva. Le risorse per il progetto, da realizzarsi con la partecipazione degli studenti del liceo artistico – per il quale l’amministrazione Bruno si era aggiudicato un bando della Regione – per la Giunta Conoci devono invece essere rispedite a Cagliari. Evidentemente, ne abbiamo in abbondanza. Meglio al posto dell’arte e della cultura, qualche stanza in più per gli assessori.»
Lo si legge in una nota dei consiglieri comunali del centrosinistra Gabriella Esposito, Raimondo Cacciotto, Mimmo Pirisi, Valdo Di Nolfo, Ornella Piras, Pietro Sartore e Mario Bruno che aggiungono: «Di fronte alla piazza Civica di Alghero, in origine denominata “Plaça Real” o anche “Plaça del Pou Vell”, ossia piazza del pozzo vecchio, cuore pulsante della città, il Palazzo Civico, il cui nucleo originario risale al XV secolo, poi ricostruito nella seconda metà del settecento, il comune si riprende il ruolo di punto di riferimento del centro storico algherese. L’edificio, sulla base dell’idea e dei finanziamenti della Giunta Bruno, sarà al centro di una profonda riqualificazione che prevede in primo luogo l’abbattimento delle barriere architettoniche, una nuova disposizione degli spazi, la ricostruzione della scala del piano terra di collegamento centrale a tutti i piani, risanamenti delle murature, adeguamento dell’impianto elettrico e di condizionamento, manutenzione straordinaria della copertura».
«È previsto – concludono i consiglieri del centrosinistra – il posizionamento di un ascensore esterno, nel cortile interno principale, che dal piano terra porterà al primo e al secondo piano. Si prevede l’utilizzo di un ascensore in vetro e acciaio, di dimensioni compatibili con le esigenze delle persone con disabilità, con piattaforme di collegamento tra l’ascensore ed il corpo di fabbrica. Peccato invece per la perdita del finanziamento di 500.000 euro, destinati alla realizzazione della “Casa delle arti” sul modello di Antonio Marras, nella sala interna dell’ex Circolo dei Marinai congiunta all’ex circolo combattenti e reduci, con ingresso in via Minerva. Le risorse per il progetto, da realizzarsi con la partecipazione degli studenti del liceo artistico – per il quale l’amministrazione Bruno si era aggiudicato un bando della Regione – per la Giunta Conoci devono invece essere rispedite a Cagliari. Evidentemente, ne abbiamo in abbondanza. Meglio al posto dell’arte e della cultura, qualche stanza in più per gli assessori.»
Antonio Caria