Aggiornare subito il prezzario regionale dei lavori pubblici, fermo al 2019, per consentire alle imprese di applicare tariffe adeguate per i lavori già commissionati e futuri, tenendo conto dell’aumento dei prezzi delle materie prime è quanto contiene l’interrogazione presentata dal gruppo dei Progressisti in Consiglio regionale, primo firmatario Gianfranco Satta, rivolta al presidente della Regione e all’assessore dei Lavori pubblici,
«La Giunta – ha detto Gianfranco Satta – deve provvedere ogni anno ad aggiornare il prezzario regionale, monitorando l’andamento dei prezzi di mercato delle materie prime. L’ultimo aggiornamento risale a quasi due anni fa, al luglio 2019: dopo mesi di aumenti speculativi su buona parte delle materie prime utilizzate nell’edilizia, è necessario un intervento della Regione. Come già evidenziato anche da Cna, Ance, Angaisa, Federcomated e da tutte le principali associazioni di categoria, sia dei costruttori che dei consumatori, all’aumento della domanda delle materie prime legate principalmente ai lavori di ristrutturazione previsti dal Superbonus 110% è seguita un’impennata dei prezzi che potrebbe rallentare i lavori di aziende e professionisti vanificando, di fatto, gli effetti del provvedimento. Le variazioni dei prezzi, infatti, non possono più essere trascurate. In alcuni casi potrebbero comportare lavori in perdita rispetto alle commesse già sottoscritte che non prevedevano l’aggiornamento automatico dei prezzi: basti pensare che nel settore delle costruzioni, gli aumenti più importanti hanno interessato i metalli con incrementi fino al 50%, i materiali termoisolanti con punte che oscillano tra il 25 e il 40 per cento, i materiali per gli impianti con incrementi che superano il +25% e il legno che fa segnare un +15%. Più lieve, ma sempre importante, la crescita dei prezzi che riguardano altri materiali come le malte e i collanti, i laterizi, i ponteggi e lo stesso cappotto termico, i cui aumenti oscillano tra il 10 e il 20%: tutti costi non più gestibili dalle imprese.»
«Crediamo sia doveroso che la Giunta intervenga immediatamente per quanto di propria competenza per sostenere il comparto dell’edilizia – ha aggiunto Gianfranco Satta -. Solo negli ultimi sei mesi, con l’aumento della domanda delle materie prime legata principalmente al Superbonus 110%, abbiamo assistito ad una vera e propria speculazione sui prezzi di mercato che in taluni casi ha comportato aumenti fino al 50 per cento rispetto ai livelli dello scorso anno. Non è concepibile che le imprese edili che operano in Sardegna e che vogliono approfittare di questa importante misura prevista dal Governo per ridare slancio ad un settore da troppo tempo in crisi, debbano sottostare al prezzario regionale che è rimasto fermo a due anni fa.»
«È necessario avere un prezzario – ha concluso Gianfranco Satta – che sia conforme ai prezzi di mercato attuali, in modo che le imprese non debbano sobbarcarsi dei costi a scapito della propria redditività.»
Antonio Caria