L’amministrazione comunale di Cagliari ha aderito al progetto “Giochiamo nei parchi di Cagliari”, promosso dall’associazione Assem con il contributo delle associazioni sportive dilettantistiche: Beta, Cagliari Atletica Leggera e Color’s Gym.
L’obiettivo è quello di avviare all’attività sportiva per i bambini dai sei ai tredici anni, anche grazie al coinvolgimento delle scuole primarie e secondarie di primo grado.
«Vogliamo, attraverso questo progetto, fare in modo – ha dichiarato il sindaco, Paolo Truzzu – che i giovani, categoria che ha subito uno dei danni più pesanti nel corso della pandemia, possano avere la possibilità, dopo quindici mesi di inattività, di recuperare il tempo perduto facendo attività motoria. In questo modo, guidati da professionisti, potranno non solo ricominciare a fare sport ma allo stesso tempo riscoprire i nostri parchi.»
Si partirà con Monte Urpinu e Terramaini, per poi puntare a coinvolgere non solo tutte le principali aree verdi della città ma anche un maggior numero di associazioni sportive e scuole.
«Ci auguriamo – ha aggiunto l’assessore dello Sport, Carlo Tack – che il progetto piaccia e che alle prime tre associazioni se ne aggiungano anche altre. Perché con iniziative come questa, possiamo puntare non solo all’aspetto sportivo ma anche alla valorizzazione di alcune aree fino ad ora inutilizzate.»
«A Cagliari – ha spiegato uno dei coordinatori del progetto, Franco Marcello – il verde pubblico è diffuso capillarmente ma se è vero che è facile vedere gli adulti praticare attività motoria, è altrettanto vero che è meno frequente che siano i bambini a farlo. Ecco perché, in piena sinergia con il Comune, abbiamo cercato di coinvolgere le associazioni per dare la possibilità anche ai più piccoli di praticare attività sportiva, accompagnati e guidati da istruttori professionisti.»
L’obiettivo è quello di avviare all’attività sportiva per i bambini dai sei ai tredici anni, anche grazie al coinvolgimento delle scuole primarie e secondarie di primo grado.
«Vogliamo, attraverso questo progetto, fare in modo – ha dichiarato il sindaco, Paolo Truzzu – che i giovani, categoria che ha subito uno dei danni più pesanti nel corso della pandemia, possano avere la possibilità, dopo quindici mesi di inattività, di recuperare il tempo perduto facendo attività motoria. In questo modo, guidati da professionisti, potranno non solo ricominciare a fare sport ma allo stesso tempo riscoprire i nostri parchi.»
Si partirà con Monte Urpinu e Terramaini, per poi puntare a coinvolgere non solo tutte le principali aree verdi della città ma anche un maggior numero di associazioni sportive e scuole.
«Ci auguriamo – ha aggiunto l’assessore dello Sport, Carlo Tack – che il progetto piaccia e che alle prime tre associazioni se ne aggiungano anche altre. Perché con iniziative come questa, possiamo puntare non solo all’aspetto sportivo ma anche alla valorizzazione di alcune aree fino ad ora inutilizzate.»
«A Cagliari – ha spiegato uno dei coordinatori del progetto, Franco Marcello – il verde pubblico è diffuso capillarmente ma se è vero che è facile vedere gli adulti praticare attività motoria, è altrettanto vero che è meno frequente che siano i bambini a farlo. Ecco perché, in piena sinergia con il Comune, abbiamo cercato di coinvolgere le associazioni per dare la possibilità anche ai più piccoli di praticare attività sportiva, accompagnati e guidati da istruttori professionisti.»
Antonio Caria