Gli architetti della Sardegna esprimono grande soddisfazione per l’approvazione in Senato della proposta che introduce, all’articolo 9 della Costituzione, la tutela dell’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni.
«Questa modifica va nella giusta direzione, quella della salvaguardia del nostro paesaggio e rafforza ulteriormente un principio per il quale ci battiamo da sempre: lo sviluppo di una cultura della consapevolezza e del valore del legame uomo /ambiente – spiega Teresa De Montis, presidente della Federazione Regionale degli Ordini degli Architetti della Sardegna -. Solo con una diffusione massiccia tra i cittadini dell’idea che il nostro patrimonio più importante va salvaguardato, risanato e valorizzato potremo guardare in faccia i nostri ragazzi e dire loro che ci siamo impegnati per lasciargli un futuro meno grigio. Fortunatamente, anche grazie all’impegno di tanti professionisti, negli ultimi anni si sta sviluppando questa sensibilità ed è sempre maggiore la domanda di progetti di qualità da parte dei committenti. Sono temi che riguardano proprio tutti e che non possono essere solo appannaggio di convegni scientifici tra addetti ai lavori.»
L’iter per modificare in via definitiva l’articolo della Costituzione è lungo e c’è anche chi sostiene che questa modifica sarà del tutto inutile, visto che altre norme, anche costituzionali, in passato hanno introdotto la tutela dell’ambiente come prioritaria, ma poi sono state disattese: «Oggi viviamo una realtà molto diversa dal passato, c’è una rinnovata sensibilità attorno a questi temi. Le nuove generazioni hanno capito prima di noi l’importanza di ridurre il consumo di suolo, di salvaguardare ambiente e paesaggio, di valorizzare la biodiversità, operando in modo etico e sostenibile. Ce lo stanno urlando a gran voce…. per fortuna iniziamo ad ascoltarli».