«In poche settimane siamo passati dallo stare costretti a casa all’ammassarci nei locali, come se fossero saltate tutte le regole. Si tratta di un approccio pericoloso e per questo mi permetto di chiarire alcuni aspetti ai locali che svolgono servizio di mescita e somministrazione di alimenti e bevande.»
Non usa giri di parole il sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas, che denuncia un abbassamento della guardia ed annuncia controlli per il rispetto delle dimensioni del suolo pubblico e dice basta al karaoke.
«Fare il piano bar non vuol dire eseguire concerti rock sulla pubblica via, o dentro locali, addirittura dentro condomini. La dimensione della comunità si basa sul bilanciamento delle diverse esigenze e diritti e non si può attentare alla serenità di chi si alza presto per lavorare o ha problemi di salute. È giusto anche un chiarimento sul karaoke: si tratta di una pratica divertente ma non consentita dalle norme anti-covid, perché porta tante persone a condividere lo stesso microfono senza alcuna attività di sanificazione. Chiediamo ai locali di sospendere questa attività e sono pronto, in caso contrario, a emettere una specifica ordinanza sull’argomento.»
Non ultimo il primo cittadino sottolinea il problema dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti. «In tanti sostengono che questo sia il momento della “ricostruzione” dopo il trauma della pandemia – conclude Massimo Mulas -. Ma questa può avvenire solo se si basa sulle regole e non sulla logica del Far West. Perciò, incontriamoci e parliamone per individuare le soluzioni migliori nel rispetto della legge e degli interessi di tutta la comunità. È il momento della responsabilità, di non pensare solo al proprio interesse ma anche al bene comune. Solo così potremo ripartire veramente avendo fiducia verso il futuro.»
Non usa giri di parole il sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas, che denuncia un abbassamento della guardia ed annuncia controlli per il rispetto delle dimensioni del suolo pubblico e dice basta al karaoke.
«Fare il piano bar non vuol dire eseguire concerti rock sulla pubblica via, o dentro locali, addirittura dentro condomini. La dimensione della comunità si basa sul bilanciamento delle diverse esigenze e diritti e non si può attentare alla serenità di chi si alza presto per lavorare o ha problemi di salute. È giusto anche un chiarimento sul karaoke: si tratta di una pratica divertente ma non consentita dalle norme anti-covid, perché porta tante persone a condividere lo stesso microfono senza alcuna attività di sanificazione. Chiediamo ai locali di sospendere questa attività e sono pronto, in caso contrario, a emettere una specifica ordinanza sull’argomento.»
Non ultimo il primo cittadino sottolinea il problema dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti. «In tanti sostengono che questo sia il momento della “ricostruzione” dopo il trauma della pandemia – conclude Massimo Mulas -. Ma questa può avvenire solo se si basa sulle regole e non sulla logica del Far West. Perciò, incontriamoci e parliamone per individuare le soluzioni migliori nel rispetto della legge e degli interessi di tutta la comunità. È il momento della responsabilità, di non pensare solo al proprio interesse ma anche al bene comune. Solo così potremo ripartire veramente avendo fiducia verso il futuro.»
Antonio Caria